La città narcisista

Alla galleria Viasaterna a Milano, “La città narcisista” presenta una ricognizione sul lavoro del fotografo Takashi Homma, attivo sulla scena internazionale dai primi anni Novanta.

“La città narcisista. Milano e altre storie” presenta per la prima volta in Italia una ricognizione sul lavoro del fotografo giapponese Takashi Homma, attivo sulla scena internazionale dai primi anni Novanta. L’esposizione si sviluppa intorno a tre tematiche principali, ricorrenti nell’intero corpus di lavoro di Homma: la città, l’incontro tra la natura e l’azione dell’uomo, l’atto di vedere e quello di rappresentare che sono alla base dell’operazione fotografica.
Takashi Homma, Tower Branca 3, Milano, dalla serie The Narcisistic City, Stampa Lamda, cm103x72,8, 2017 ©Takashi Homma, Courtesy Viasaterna
In apertura:Takashi Homma, Duomo, Milano, Stampa Lamda, cm206x296,1, 2017 ©Takashi Homma, Courtesy Viasaterna. A lato: Takashi Homma, Tower Branca 3, Milano, dalla serie "The Narcisistic City", Stampa Lamda, 103x72,8 cm, 2017. © Takashi Homma, Courtesy Viasaterna
La città è protagonista della serie che dà il titolo alla mostra, realizzata da Homma appositamente per questa occasione. Si tratta di fotografie di frammenti di Milano in cui sono riconoscibili alcune delle architetture più iconiche: il Duomo, la Torre Branca, la Torre al Parco di Vico Magistretti, oltre ai più recenti grattacieli che hanno popolato l’orizzonte urbano negli ultimi anni, opera di Zaha Hadid e Arata Isozaki.
Takashi Homma, Alvar Aalto's House, Finland, Stampa Lamda, 100x125 cm, 2002. Courtesy Taronasu Viasaterna
Takashi Homma, Alvar Aalto's House, Finland, Stampa Lamda, 100x125 cm, 2002. Courtesy Taronasu Viasaterna
L’interesse di Homma per l’architettura è evidente in una ulteriore selezione di immagini scattate nel corso degli anni a edifici di grandi autori in tutto il mondo. Le fotografie di Homma rifuggono qualsiasi tecnicismo. Anzichè omologarsi ai più riconoscibili codici linguistici, il fotografo giapponese riprende ogni genere di costruzione come se fosse qualsiasi altra cosa. Le architetture sono incluse in maniera perfettamente democratica nel flusso della sua opera e della sua visione. Con uno speciale interesse per le finestre, intese qui come elementari dispositivi per guardare: dentro, dando luce alle stanze, così come fuori, aprendosi sull’esterno.
Takashi Homma, New waves, 2011, Stampa Lamda, 44x55 cm, 2011. Courtesy Taronasu Viasaterna
Takashi Homma, New waves, 2011, Stampa Lamda, 44x55 cm, 2011. Courtesy Taronasu Viasaterna

fino al 26 maggio 2017
La città narcisista. Milano e altre storie
a cura di Fantom
Viasaterna
via Leopardi 32, Milano

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