Best of 2016 #design

Per il meglio del 2016 abbiamo scelto quattordici progetti che rappresentano il nostro futuro prossimo più le riflessioni sulla app che ha fatto più discutere quest’anno.

Progetto Sarotis, Interactive Architecture Lab, Bartlett School of Architecture, Londra, 2016
Quindici progetti che indagano il nostro futuro prossimo: alcuni sono già in produzione, altri sono ricerche sulle possibilità della stampa 3D, sul cibo, sul corpo ma anche sulle sepolture. E uno che recupera tecniche antiche. Progetti che toccano i temi del dibattito intorno agli oggetti, al loro significato e potenzialità. Non può mancare il commento di Stefania Garassini sulla app di Pokémon go, che tanto ha fatto discutere quest’anno.

– Combinando morbide protesi interattive con sistemi di visione 3D, lo spazio può essere percepito attraverso la robotica da indossare, dando vita a numerose applicazioni tra cui l’assistenza ai ciechi. L’ultimo progetto di Interactive Architecture Lab anticipa il possibile futuro dei nostri corpi.

– Alla Dutch Design Week, tredici designer prevedono scenari futuri positivi, in cui gli umani da consumatori diventano agricoltori, in un mondo dominato dall’autosufficienza.

– Cubetto, il giocattolo Montessori che insegna le basi della programmazione ai bambini in età prescolare, è stato lanciato attraverso una campagna Kickstarter mondiale.

– Per promuovere gli insetti come nuovo alimento, in previsione di una grande crisi alimentare, Wataru Kobayashi ha progettato BugBug, un set di posate con forme nuove.

– Da Castelbosco a Milano, per presentare la collezione di prodotti in “merdacotta”, una sorta di terracotta composta da escrementi e argilla, cotti ad alte temperature.

– Carlo Ratti Associati, con il supporto di Vitra, ha sviluppato Lift-Bit, il primo divano trasformabile a controllo digitale, in mostra alla Triennale.

– Un robot per la stampa 3D può creare strutture curvilinee complesse? Alla Bartlett School of Architecture Team CurVoxels ha trovato un modo, partendo da una sedia Bauhaus.

– La start-up isaeliana Phresh ha lanciato una campagna su Kickstarter per finanziare i suoi Protettori per il Cibo, una soluzione “green” che allunga di tre volte la durata di frutta e verdura.

– Benjamin Hubert di Layer – agenzia di design esperienziale – ha progettato la prima sedia a rotelle stampata in 3D al mondo completamente personalizzabile, realizzata in collaborazione con Materialise.

– Le superfici sovrapposte della pochette di Fioravanti per Maison 203 si trasformano in foglie e diventano la chiave di un pattern ipnotico, che disegna cerchi e fronde esagonali.

– Dopo anni di progettazione e grazie a una campagna su Kickstarter, finalmente si concretizza il progetto che trasformerà i cimiteri in foreste, rivoluzionando le tecniche di sepoltura.

– Se il vostro sogno è possedere una canoa ma non avete spazio, allora Otto Van De Steene e Thomas Weyn ne hanno progettata una portatile, pronta all’uso in dieci minuti.

– Attraverso tessuti high-tech e robot, il tradizionale getto di calcestruzzo è a un punto di svolta grazie agli esperimenti di Joseph Sarafian e Ron Culver, sviluppati all’UCLA di Los Angeles.

– The Transaction Project è una ricerca su oggetti compositi di ceramica e vetro che hanno caratteristiche sia di oggetti artigianali sia di prodotti fabbricati digitalmente.

– Alcune riflessioni sulla app che in 10 giorni ha superato Twitter e Whatsapp, e che, creando una sorta di geografia parallela dello spazio urbano, non induce a isolarsi, ma a guardare la realtà con occhi diversi.

In apertura: Progetto Sarotis, Interactive Architecture Lab, Bartlett School of Architecture, Londra, 2016

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