Misunderstandings

La mostra “Misunderstandings”, alla galleria Campo, riflette sul valore operativo di musei e collezioni nell’elaborazione teorica e nella pratica dell’architettura contemporanea.

Vazio S/A, The grid, 2016
L’incontro di Campo con Le Frac Centre-Val de Loire di Orleans genera “Misunderstandings”, un progetto che, lavorando su uno dei più importanti archivi di architettura sperimentale al mondo, apre una riflessione sul valore operativo di musei e collezioni nell’elaborazione teorica e nella pratica dell’architettura contemporanea.
LIST, Opus Incertum, 2016
In apertura: Vazio S/A, The grid, 2016. Sopra: LIST, Opus Incertum, 2016
Nell’affrontare la collezione de Le FRAC Centre-Val de Loire con la curiosità amatoriale dell’architetto più che con la diligenza culturale del curatore, CAMPO propone una lettura non convenzionale dell’archivio, che, scartando i tradizionali criteri monografici, tipologici o storici, propone la relazione tra principi architettonici ed emozioni umane come filtro interpretativo. Paura/Struttura, Speranza/Sistema, Nostalgia/Forma e Sorpresa/Limite sono le quattro lenti binoculari attraverso le quali guardare alla collezione come un materiale vivo che può essere studiato e manipolato per riflettere sulla condizione contemporanea.
Andrea Branzi, Case a pianta centrale, 1986
Andrea Branzi, Case a pianta centrale, 1986
Campo ha selezionato dall’archivio dodici coppie di documenti visivi – disegni, immagini o foto di modelli – tre per ciascuno dei quattro temi dialettici, e le ha assegnate, prive di alcuna informazione e riferimento ai progetti originari, a dodici architetti come tema di progetto. Ai dodici invitati è stato chiesto di rispondere al dittico attraverso il progetto di un libro nel quale raccogliere e organizzare liberamente le riflessioni teoretiche e progettuali provocate dalle immagini.
A sinistra: OMMX, Reliquary, 2016. A destra: Toyo Ito, Aluminium House, 1970-1971
A sinistra: OMMX, Reliquary, 2016. A destra: Toyo Ito, Aluminium House, 1970-1971
Sospese dal contesto materiale e sottratte alla precisione della storia, le immagini assumono una nuova forza vitale e diventano strumenti di riflessione progettuale nelle mani degli architetti invitati. Giustapposti e dislocati in una nuova cornice concettuale che li separa dal loro significato storico e teorico originario, i documenti d’archivio si aprono alla possibilità di Misunderstandings (fraintendimenti), errori momentanei ed inesattezze intenzionali che utilizzano il potere visivo delle opere per liberare nuove e imprevedibili narrative.
Günther Domenig e Eilfried Huth, Medium Total, 1969-1970
Günther Domenig e Eilfried Huth, Medium Total, 1969-1970

25 novembre 2016 – 13 gennaio 2017
Misunderstandings
Campo
via della Marrana 94, Roma

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