– Il progetto di ZAO a Pechino eredita la scala intima dell’hutong tradizionale, mantenendo la sua capacità di condensatore sociale, e allo stesso tempo migliorandone la qualità dello spazio.

– Ricordiamo il maestro Luigi Caccia Dominioni, da poco scomparso, con un articolo che Domus ha pubblicato in occasione dei suoi 100 anni, incontrandolo per leggere insieme i dettagli di alcuni suoi edifici milanesi, diventati esempi di buon costruire.

– In un area agricola nella periferia di Tangshan, in Cina, Arch Studio ha progettato un edificio a corte di legno e policarbonato, un laboratorio per la produzione di alimenti biologici.

– Combinando morbide protesi interattive con sistemi di visione 3D, lo spazio può essere percepito attraverso la robotica da indossare, dando vita a numerose applicazioni tra cui l’assistenza ai ciechi. L’ultimo progetto di Interactive Architecture Lab anticipa il possibile futuro dei nostri corpi.

– WORK Architecture ha ristrutturato uno degli edifici più vecchi di New York, valorizzando la facciata in ghisa e aggiungedo una struttura sul tetto che doveva essere nascosta dalla strada.

– Steven Holl esplora un linguaggio spaziale che lega l’energia degli spazi interni all’ecologia del luogo e mette in discussione i luoghi comuni dell’attuale pratica architettonica commerciale.

– La Tchoban Foundation presenta una retrospettiva sui disegni di Peter Cook: considerato uno dei leader di Archigram, l’architetto inglese quest’anno compie 80 anni.

– Ricostruendo un negozio cinese di alimentari in disuso, Christian Patterson – Grand Prix Images Vevey 2016 –, indaga il consumismo, l’immigrazione e le trasformazioni sociali delle società capitaliste.

– Dopo la serie Mountain nel deserto del Nevada, Ugo Rondinone installa una nuova scultura per il centro culturale The Bass, all’interno del Collins Park a Miami Beach.

– Siamo sicuri che i valori su cui stiamo costruendo il futuro del mondo occidentale siano i migliori? Risponde John Thackara che nel suo ultimo libro descrive i tasselli di un puzzle che arriverà presto a comporsi, provocando un radicale “cambio di paradigma”.

In apertura: Tchoban Foundation, “Peter Cook. Retrospective”, Berlino, 2016