Piazza Faber

Nato da un’idea di Renzo Piano e sviluppato dallo studio Alvisi Kirimoto + Partners, il progetto celebra la luce e il colore del paesaggio della Gallura e valorizza la piazza del mercato.

Alvisi Kirimoto + Partners, Piazza Faber a Tempio Pausania, Sardegna, 2016
Nato da un’idea di Renzo Piano e sviluppato dallo studio Alvisi Kirimoto + Partners, che vanta una lunga e consolidata collaborazione con l’architetto genovese, il progetto recentemente realizzato a Tempio Pausania celebra la luce e il colore del paesaggio della Gallura con un intervento di valorizzazione della piazza del mercato.   
Alvisi Kirimoto + Partners, Piazza Faber a Tempio Pausania, Sardegna, 2016
Alvisi Kirimoto + Partners, Piazza Faber a Tempio Pausania, Sardegna, 2016

L’intervento è dedicato al cantante Fabrizio De André che aveva scelto la Gallura come suo ritiro. Dall’amicizia che legava Renzo Piano a Fabrizio De André è nata l’idea di questo straordinario omaggio, teso non solo a ricordare uno dei più sensibili interpreti della natura umana, spesso osservata con gli occhi di chi vive ai margini, ma anche a porre l’attenzione sull’importanza dei piccoli centri del territorio italiano, quali appunto Tempio Pausania.

La piazza, circondata da edifici storici prevalentemente settecenteschi, costruiti con blocchi di granito lasciati a faccia vista e caratterizzata da una pavimentazione in selciato di piccolo taglio e fasce di granito grigio, si raggiunge attraverso strade strette e irregolari che offrono scorci variabili sullo spazio aperto. Qui il progetto affidato a Massimo Alvisi e Junko Kirimoto, e realizzato in continuità con l’idea di Renzo Piano, ha portato alla realizzazione di una serie di dodici elementi sospesi, che sullo sfondo hanno la cortina di edifici in pietra e le arcate del vecchio mercato.

Alvisi Kirimoto + Partners, Piazza Faber a Tempio Pausania, Sardegna, 2016
Alvisi Kirimoto + Partners, Piazza Faber a Tempio Pausania, Sardegna, 2016
Vele di tela colorate fluttuano nel cielo, come trasportate dal vento e posate, in un equilibrio mutevole, su una tela di fili tesi tra gli edifici. L’idea di Renzo Piano di realizzare una sorta di “ragnatela” che fermasse i colori della luce si traduce così in un gioco leggero fatto di funi, teli che non toccano la piazza, ma la ombreggiano e la colorano. Quando le vele sono chiuse, “12 matite colorate” (il riferimento è a una antica passione di Fabrizio De André per i pastelli Faber-Castell, da cui il soprannome datogli dagli amici) sembrano sospese tra le pareti di granito.
Alvisi Kirimoto + Partners, Piazza Faber a Tempio Pausania, Sardegna, 2016
Alvisi Kirimoto + Partners, Piazza Faber a Tempio Pausania, Sardegna, 2016
La realizzazione della piazza ha previsto la disposizione di una maglia di funi d’acciaio composta da 19 fili spiroidali, fissati, tramite barre di ancoraggio, alle salde e spesse pareti in granito degli edifici circostanti. La maglia forma dei grandi triangoli sospesi, dai cui vertici si diramano altri tiranti sino a formare 12 triangoli di tessuto di diverse dimensioni. Questi triangoli sono avvolgibili attorno a rulli motorizzati con un meccanismo simile a quello della vela nautica. La motorizzazione consente due diverse configurazioni. La prima, con vele aperte a creare triangoli d’ombra nella piazza; la seconda, con vele chiuse in cui la maglia di funi si intensifica tra funi principali, cavi di scorrimento e di tensionamento dei tessuti. La configurazione con vele aperte prevede anche la proiezione, sulle stesse, di immagini e parole; intervento che, insieme all’allestimento della piazza interna nell’edificio dell’ex-mercato, costituirà il completamento del progetto.

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