Matali Crasset: Reflexcity

All’Asian Culture Center di Gwangju, una serie di enormi antenne paraboliche ricordano capsule spazio-temporali pensate per catturare o inviare messaggi nel cosmo.

Reflexcity è un’installazione permanente realizzata presso il Centro di Cultura ACC Asia a Gwangju, Corea. Secondo la designer Matali Crasset, si tratta di una capsula spazio-temporale dove immaginare diverse narrazioni. Il progetto viene inizialmente percepito nel suo complesso, già dall’esterno attraverso la facciata in vetro del museo: si intravedono una serie di enormi parabole fuori scala sparse per tutto lo spazio, al piano terra e al piano rialzato.
Matali Crasset Reflexcity
Matali Crasset: Reflexcity, ACC Asia Culture Center, Gwangju
Sono così grandi da sembrare un mezzo per catturare o inviare messaggi nello spazio. Le parabole hanno tutte diametri diversi e colori differenti – diverse varianti di grigio metallico – la finitura metallizzata crea un riflesso con la luce naturale e con le sorgenti luminose integrate nella struttura. Entrando nello spazio, i visitatori cominciano a capire di trovarsi di fronte ad “antenne” umane. Le persone sono attratte dalle forme circolari e vi si raggruppano sopra, dentro e intorno, quasi seguendo rituali speciali.
Matali Crasset: Reflexcity, ACC Asia Culture Center, Gwangju
Matali Crasset: Reflexcity, ACC Asia Culture Center, Gwangju
La prima antenna invita a fermarsi all’ingresso. Nello stesso spazio, due antenne sovrapposte danno vita a una capsula appoggiata su trampoli. Salendo al primo piano, si capisce che la si può raggiungere percorrendo una passerella nascosta che corre lungo la scala. Da qui si può avere uno sguardo generale sull’intero piano. Al piano rialzato, l’antenna si trasforma in un podio; vi si accede attraverso una rampa, un riflettore diventa un arco luminoso che deve essere attraversato per sedersi al centro, che è allo stesso tempo colorato e morbido. Una quarta antenna inclinata ospita un grande tavolo da pranzo, protegge gli ospiti e li illumina allo stesso tempo.
Matali Crasset: Reflexcity, ACC Asia Culture Center, Gwangju
Matali Crasset: Reflexcity, ACC Asia Culture Center, Gwangju

Infine in una stanza separata, un sensore/diffusore a scala umana è rivolto verso l’esterno dove cresce un filare di bambù. Ci si può rilassare accomodandosi al suo centro, mezzi sdraiati, faccia a faccia con la natura, meditando o altro. Reflexcity è un lavoro che rivendica i diversi modi di essere e di stare insieme. È un progetto che invita all’informalità, strutturata attorno a una forma leggibile che tutti possono percepire e godere. Il progetto parte da un simbolo tecnologico (l’antenna parabolica) per poi allontanarvisi e rimettere al centro l’essere umano, un elemento comune a tutti i progetti di Matali Crasset.

 


Reflexcity
Installazione permanente all’ACC Asia Culture Center – Gwangju, Korea
Curatore: Franck Gautherot & Seungduk Kim
Committente: ACC - Asia Culture Center
Progetto: matali crasset, matali crasset productions con Natacha Colin, Francis Fichot, Benjamin Ben Kemoun, Marco Salgado
Curatore: Franck Gautherot & Seungduk Kim Production
Arredi: Domeau & Pérès, Sherpa
Anno di progetto: 2015
Inaugurazione: gennaio 2016

Asia Culture Center
38 Munhwajeondangro, Dong-gu
Gwangju, corea

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