G124 al Giambellino

Il progetto di agopuntura urbana voluto da Renzo Piano ha portato G124 a intervenire su un quartiere degradato di Milano lavorando dal basso insieme ai cittadini.

G124 al Giambellino
Il gruppo di lavoro sulle periferie ispirato dal senatore Renzo Piano è composto da un gruppo di giovani architetti coordinati in qualità di tutor da Ottavio Di Blasi e Marco Ermentini. 
Il costo del gruppo di lavoro è coperto dall’appannaggio annuale di Senatore a vita. Ogni anno il gruppo opera su di una città diversa e quest’anno il gruppo ha deciso di dedicarsi al Giambellino, uno dei quartieri simbolo delle periferie milanesi.
L’intervento del G124 mira a sensibilizzare rispetto all’urgenza del tema delle periferie e a dimostrare come, operando dal basso, sia possibile migliorare la qualità dei quartieri attraverso interventi di “rammendo” e piccoli progetti di “innesto”. Questo approccio non ha bisogno di grandi finanziamenti e di grandi progetti di pianificazione: nasce nel quartiere e opera per mezzo di micro‐cantieri partecipati.
G124 al Giambellino, Milano
G124 al Giambellino, Milano
La proposta per il quartiere Giambellino comprende quattro punti di intervento e una metodologia già applicata a partire dallo scorso anno. La demolizione del muro sud del mercato – uno dei punti individuati – con l’apertura di un nuovo ingresso e la realizzazione di una pedana esterna per attività sociali è il contributo fisico e simbolico del G124 all’inizio di questo processo di trasformazione, presentato al pubblico con una festa di quartiere il 7 novembre.
G124 al Giambellino, Milano
G124 al Giambellino, Milano
Un piano di rammendo dei percorsi e dello spazio collettivo a scala di quartiere che punta a riconnettere con percorsi pedonali e ciclabili le diverse aree del quartiere col Parco di Via Odazio e con le future fermate della Metropolitana. La riapertura dei cortili delle case popolari. Oggi i cortili del quartiere sono spazi chiusi, separati uno dall’altro da una serie di barriere che ostacolano i percorsi ed accentuano il senso di “alterità” e di segregazione dei quartieri ALER rispetto alla città. L’idea è di eliminare le barriere restituendo i cortili all’uso collettivo valorizzandone la bellezza e la qualità ambientale e arricchendoli con servizi a scala di quartiere (sportelli comunali, asili di quartiere, centri anziani, sedi staccate biblioteche, lavanderie). Per fare questo occorrerà ridare a ogni vano scala un suo spazio privato a tutela della privacy degli abitanti.
G124 al Giambellino, Milano
G124 al Giambellino, Milano
Ridare al quartiere uno spazio comune pubblico, visto che il Giambellino non ha una piazza. Oggi il parco di via Odazio è un luogo frammentato da recinti che non riesce ad esprimere il suo potenziale di bellezza e fruibilità. Perché il parco possa diventare il luogo della centralità del quartiere è necessario che il verde esistente vengano valorizzato, reso fruibile e liberato dai recinti. Le funzioni pubbliche oggi esistenti nel parco (Laboratorio di Quartiere e Biblioteca) potranno essere potenziate con addizioni edilizie e interconnesse attraverso piccoli cantieri di completamento e rifunzionalizzazione.
G124 al Giambellino, Milano
G124 al Giambellino, Milano
L’individuazione di questi temi di progetto è il risultato del lavoro nel quartiere dei quattro giovani architetti G124 che hanno maturato queste propostedando voce alle indicazioni e agli stimoli degli abitanti e delle associazioni operanti sul territorio: un processo dal basso durato un anno che ha avuto l’obiettivo di individuare i punti “sensibili” del quartiere dove intervenire e in cui anche un modesto investimento fosse efficace.

 

L’utilizzo di sistemi diagnostici avanzati (termografia, analisi chimico‐fisica degli intonaci e delle murature) ha permesso di valutare la sostanziale integrità edilizia di molte delle residenze Aler e ha permesso di valutarne positivamente la opportunità di una ristrutturazione edilizia e tecnologica. Sono state inoltre individuate possibili strategie per la messa a norma degli alloggi e il miglioramento funzionale ed energetico degli edifici. In quest’ottica gli interventi strutturali potrebbero essere affiancati da micro‐cantieri e forme alternative di manutenzione che coinvolgano giovani imprese e artigiani locali.

Il G124 ha prodotto su questi temi un manualetto dal titolo “Piccoli consigli per il rammendo: riparare, mantenere e abitare in periferia” che è stato consegnato agli abitanti del quartiere.

Il “rammendo” delle periferie potrebbe diventare un nuovo settore economico e una risorsa per la creazione di posti di lavoro e nuove professionalità.

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