Best of #marmo

Dalle novità presentate a Marmomacc alle opere d’arte e di architettura, dieci declinazioni del marmo.

Patricia Urquiola, Look at my backStep. Dettaglio dell'installazione per The Italian Stone Theatre, Lithic Vertigo, Marmomacc
A una settimana dalla conclusione di Marmomacc, fiera internazionale dedicata alla produzione e trasformazione del settore lapideo, abbiamo raccolto dieci progetti che mostrano tutta la versatilità di un materiale antico come il marmo.


– Vincitore del Best Communicator Award, lo spazio allestito da Patricia Urquiola per Budri racconta con forza espressiva la Papiro Collection, che cerca nel marmo il concetto di leggerezza.

– È sufficiente sovrapporre i moduli marmorei per creare una libreria autoportante dalle innumerevoli configurazioni possibili, disegnata da Archea Associati per Luce di Carrara.

– Nel primo padiglione di Marmomacc designer, architetti e aziende mostrano i risultati di un lavoro con il materiale lapideo che ha coinvolto nuovi macchinari e tecnologie.

– Forme geometriche semplici e materiali contrastanti: giocando con questi elementi il designer coreano Kim JinSik dà forma alla sua collezione di tavolini e sgabelli.

– Pierre Charpin presenta, alla Galerie kreo di Londra, una collezione di tavoli in marmo e una serie di dieci vasi, un nuovo soggetto per il vaso che aveva disegnato per Sèvres.

– La designer e illustratrice veneta Lucia Massari partecipa alla Vienna Design Week con un progetto che esplora nuovi modi di riutilizzare gli scarti di marmo.

– Il progetto di CN10 architetti per la chiesa di Sant’Antonio Abate, vicino a Bergamo, costituisce una rilettura generale dell’edificio e della fabbrica rimasta incompiuta e riguarda sia l’interno sia l’esterno.

– Carlo Colombo dedica la lampada da tavolo in marmo disegnata per FontanaArte a Milano e al momento magico che la città sta vivendo in questi mesi.

– Il nuovo lavoro di Rirkrit Tiravanija, alla Galerie Chantal Crousel a Parigi, si presenta come l’ironico tentativo di costruzione di un mausoleo per l’oramai defunta estetica punk: un inno allo straniamento.

– Armoniosamente inserito nel tessuto urbano storico della città medievale di Feldkirch, in Austria, Montforthaus è un centro culturale polifunzionale ideato da Hascher Jehle Architektur con una forma contemporanea rivestita con il marmo tradizionale della regione.

 

In apertura: Patricia Urquiola, Look at my backStep. Dettaglio dell’installazione per The Italian Stone Theatre, Lithic Vertigo, Marmomacc

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