– L’installazione di FAKT per il Festival des Architectures Vives arricchisce la natura strutturale dell’architettura con un senso di emozione fisica e proprietà visive in continua evoluzione.
– Per il marchio Bao Bao di Issey Miyake lo studio giapponese Moment ha progettato un negozio pop-up circondato da più di 300 palloncini metallici sospesi nell’aria.
– È stato completato il progetto di LAN Architecture per lo sviluppo urbano di Lormont, composto soprattutto da abitazioni collettive e sociali che ospitano quasi la metà della popolazione cittadina.
– Disegnata da Tobia Scarpa, PAN 999 è la nuova collezione di utensili da cucina di San Lorenzo, che sfrutta le proprietà fisiche e chimiche dell’argento puro e del ferro puro.
– Con la sua facciata in acciaio che riflette morbidamente la luce naturale e riecheggia il contesto, l’Investcorp Building progettato da Zaha Hadid amplia la biblioteca e l’archivio del Middle East Centre e collega gli edifici e gli alberi esistenti nel campus.
– Taller Sintesis con Angélica Gaviria e Juan Guillermo Caicedo ha progettato a Pueblo Bello, Colombia, la Casa della Memoria, un edificio per recuperare e rafforzare la vita comunitaria onorando la memoria delle 500 vittime della violenza paramilitare e della guerriglia.
– Crossboundaries ha pensato la nuova sede del marchio di intimo Aimer come un edificio in alluminio e vetro che gioca con opacità e trasparenze, e una maglia di forme arrotondate che ricorda il pizzo.
– Brandlhuber+ Emde, Schneider ha trasformato la ex fabbrica di intimo Ernst Lück – costruita negli anni Sessanta a sud-ovest di Berlino – in una residenza e uno studio applicando un approccio che integra un nuovo concetto di resilienza.
– Con la sua installazione Endolith Casts Dana Barnes crea un paesaggio di forme cementizie colonizzate da strutture intricate e colorate, simili ai licheni che crescono sulle rocce.
– I due giovani architetti Pieterjan Gijs e Arnout Van Vaerenbergh hanno creato un labirinto sperimentale di curve boleane per il decimo anniversario del C-mine arts centre di Genk.