Gli oggetti prodotti con una stampante 3D sono ideali da utilizzare come modello per il processo di fusione. Tra la stampa 3D si può contemplare il metodo a cera persa. I progettisti hanno utilizzato principalmente l’ABS (acrilonitrile-butadiene-stirene), materiale comune in questi processi ricavato dal petrolio greggio. L’ABS brucia facilmente senza lasciare residui durante la preparazione degli stampi per la colata in forno. Gli oggetti realizzati in PLA (acido polilattico) sono pure adatti, ma sono meno indicati per i modelli più sottili.
Un aspetto molto interessante è che la struttura della stampa 3D viene trasferita al getto, in cui si possono ancora vedere le isolinee e la struttura stratificata degli oggetti 3D-stampati. Sarà l’inizio di una nuova estetica nel design?
Glitches in Alltagsobjekte
Un workshop di Vincent Brinkmann e Jan Sengstake
Workshop “3D-print and casting”
University of Arts Bremen (HFK Bremen)
Partecipanti: Christine Brovkina, Dustin Sherman, Eran Amir, Felix Fisgus, Joris Holte, Jonas Holst, Lennard Ulrich, Marcel Vesga, Sven Rose, Thomas Hoheisel