Maredolce attende di essere riconosciuto in un contesto più ampio, che esprima tutta la sua forza, ritrovando il legame tra ciò che si è salvato, quello che ancora riemergerà, e la vita non più indifferente di una comunità che vi si muove attorno.
Si distingue, tra i soggetti oggi impegnati per Maredolce-La Favara, il gruppo di lavoro della Soprintendenza per i Beni Culturali e Ambientali di Palermo, sotto la guida di Maria Elena Volpes, al quale il Comitato scientifico della Fondazione si rivolge per il valore della sua esperienza e per l’impegno costante. Al coordinatore di questo gruppo, Lina Bellanca, è affidato il sigillo di Carlo Scarpa, come espressione di sostegno a coloro che testimoniano con il proprio lavoro, in un contesto urbano e sociale non facile, l’importanza di un bene collettivo del quale appare necessario continuare a prendersi cura e difendere la ricchezza di significati e diversità che esso trasmette.