Tavolo Interattivo

Partendo dal tema scelto dal padiglione della Santa Sede a Expo, MammaFotogramma riflette sull’oggetto tavolo con una videoinstallazione che racconta la varietà delle sue funzioni.

MammaFotogramma, Tavolo Interattivo
La Città del Vaticano ha tematizzato il proprio padiglione a Expo a partire dal celebre passo del Vangelo “Non di solo pane”.
All’interno di un percorso espositivo che presenta opere storiche come una Ultima Cena del Tintoretto e un arazzo di Rubens, trova spazio il Tavolo Interattivo ideato e realizzato da MammaFotogramma.
MammaFotogramma, Tavolo Interattivo
MammaFotogramma, Tavolo Interattivo
Partendo dall’interpretazione del tema della manifestazione scelto dal padiglione della Santa Sede, MammaFotogramma riflette sull’oggetto tavolo, rappresentato nella pienezza dei propri significati: non solo tavola da cucina, ma piano di lavoro, di studio, di celebrazione sacra etc., simbolo immediato di convivialità e interazione sociale.

Il Tavolo Interattivo si presenta come una struttura composita in legno, materiale povero e nobile al tempo stesso, che rimanda alla simbologia cristiana. La superficie del tavolo – 11 x 1,2 metri, per un’altezza di 88 centimetri – è suddivisa in 14 settori sui quali dei videoproiettori, posti al di sopra dell’opera, proiettano ambientazioni rappresentanti diverse tipologie di utilizzo del piano. Sul profilo di entrambi i lati lunghi del tavolo sono applicati in tutto 28 sensori di posizione (14 per parte, installati a 80 cm di distanza l’uno dall’altro) che azionano altrettanti filmati di braccia che compiono gesti relativi all'ambientazione riprodotta. In questo modo l’utente, avvicinandosi al tavolo e attivando il sensore, ha la percezione di un’azione soggettiva. Ogni ambientazione offre una serie di azioni correlate, strutturate come loop modulari che funzionano sia indipendentemente che in interazione sincronica tra loro.

Quando due o più sensori contigui sono attivati insieme, infatti, un software, appositamente sviluppato, seleziona i video di azioni compatibili che interagendo tra loro, personalizzano la performance visiva in una miriade di differenti composizioni possibili. Ad esempio, nella sezione dedicata al tavolo domestico, un sensore può attivare la proiezione della preparazione della pasta fatta in casa, mentre il sensore posto all’altro lato del tavolo innesca la proiezione di braccia di bambino che rubano e modellano un pizzico di quella pasta.

MammaFotogramma, Tavolo Interattivo
MammaFotogramma, Tavolo Interattivo

Questa complessità algoritmica vuole descrivere la compresenza e la continuità delle varie attività umane che si svolgono quotidianamente intorno a un tavolo.

L’obiettivo del progetto è rappresentare – mediante l’espediente del tavolo e le videoproiezioni interattive – la condivisione e l’interdipendenza delle esperienze sui cui si fonda la catena relazionale di una comunità. Attraverso una narrazione non lineare che unisce diverse tecniche filmiche – filmato, animazione stop-motion, pixilation, etc. la cui compresenza sullo schermo è cifra stilistica dello studio MammaFotogramma –, il Tavolo Interattivo riproduce, senza semplificazioni, la ricchezza e la molteplicità del consorzio umano.

MammaFotogramma, Tavolo Interattivo
MammaFotogramma, Tavolo Interattivo

Il Tavolo Interattivo
Design: MammaFotogramma
Expo 2015 – Padiglione Santa Sede

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