Al servizio del cibo italiano

#127 Francesco Fusillo ha presentato al SaloneSatellite 20 oggetti pensati in relazione al territorio, le regioni italiane, e sviluppati per assolvere alle necessità quotidiane. #salone2015

Francesco Fusillo, Italian Tools
Classe 1980, nato a Bari ma a Milano da diversi anni, con alle spalle studi di industrial design allo IED di Milano e una laurea in architettura al Politecnico di Milano, con indirizzo architettura ambientale, oltre a un anno all’Universidad Europea de Madrid dove frequenta corsi di Belle Arti e collaborazioni con studi di architettura durante e dopo gli studi.
Francesco Fusillo espone al SaloneSatellite ma non è certo professionalmente alle prime armi – presenta anche un paio di progetti negli stand della fiera, oltre a una libreria selezionata per il premio del Satellite.
Francesco Fusillo, Italian Tools
Francesco Fusillo, Italian Tools

La particolare e numerosa collezione di accessori per la cucina che presenta lo dimostra. Sono tutti oggetti che nascono da uno studio sul territorio, sui prodotti tipici delle differenti regioni. “Non si tratta di una ricerca formale o funzionale fine a se stessa”, precisa, “ma di una collezione che vuole raccontare l’Italia, la storia di un tessuto “para-industriale” vista attraverso gli strumenti, i gesti e le tradizioni della cucina regionalistica.

Ho voluto che ogni progetto possedesse un carattere non totalmente industriale, ma una via di mezzo tra artigianato e produzione di serie”. Italian Tools è composto da 20 oggetti, uno per ogni regione, collegato a un prodotto tipico, un atteggiamento che si tiene a tavola o una necessità che Francesco Fusillo ha ravvisato durante ricognizioni su territorio.  

Francesco Fusillo, Italian Tools
Francesco Fusillo, Italian Tools

Il Lazio è rappresentato da una posata speciale pensata per fare la scarpetta in modo elegante; il Trentino da un bastone da passeggio attrezzato per staccare le mele dagli alberi durante una passeggiata; la Valle d’Aosta da una moka che ha un rivestimento in legno per poterla afferrare per versare il caffè, con un gesto simile a quello che si fa quando si afferra la tipica grolla dell’amicizia; la Toscana da una cannuccia in vetro di diverse forme che cambia la gestualità del sommelier quando fa degustare un vino; le Marche da un decanter studiato per mettere a macerare le pesce nel vino; la Lombardia da uno scalpello per spaccare il torrone che richiama alla mente quelli usati per spaccare il marmo che arriva nella regione dalla Toscana.

Questi e tanti altri oggetti, tutti progettati con attenzione e, formalmente, con un processo per sottrazione.

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