Ritorno al vetro

#96 Torna alle proprie origini, ovvero alla lavorazione del vetro, l’azienda FontanaArte fondata nel 1932. Senza però abbandonare il piglio sperimentale degli ultimi anni. #salone2015

Matti Klenell, Bianca, FontanaArte
Dopo alcuni anni di sperimentazioni su diversi materiali con un parterre di designer ampio e variegato, FontanaArte, sempre sotto la guida artistica di Giorgio Biscaro, torna alle proprie radici e tradizioni, inserendo tra le tante novità anche 4 lampade in vetro dalle lavorazioni preziose, ma sempre con un’anima tecnologica.
La famiglia di lampade Bianca di Matti Klenell ha per esempio un diffusore in vetro soffiato arricchito da una serie ordinata di solchi leggeri e delicati che sul volume bianco ricordano piccole impronte appena lasciate sulla neve fresca o richiamano matericamente un tessuto. L’effetto è ottenuto premendo il vetro ancora caldo su una superficie lavorata.
Matti Klenell, Bianca, FontanaArte
Matti Klenell, Bianca, FontanaArte
Realizzata in vetro pressato, la lampada Nebra di Sebastian Herkner deve invece il proprio nome al Disco di Nebra, una lastra in metallo con applicazioni in oro dell’età del bronzo. Grazie alle nuove sorgenti luminose a LED che consentono spessori più sottili e ingombri ridotti, Nebra ha una forma sferica schiacciata che permette di aumentarne l’effetto moltiplicativo.
Sebastian Herkner, Nebra, FontanaArte
Sebastian Herkner, Nebra, FontanaArte
Celebra l’arte vetraria del soffiaggio ma con una fondamentale innovazione tecnologica HollyG di Giorgio Biscaro. Attraverso lo studio sulle parabole e la riflessione della luce, l’emissione LED – di solito molto ampia – si concentra in un fascio luminoso di pochissimi gradi. La luce si concentra così nella parte apicale, dove un elemento discoidale mobile la riflette, proiettandola verso il piano di appoggio senza mostrare da dove provenga.
 L’aspetto formale (ispirato anche alla raffinata eleganza di Audrey Hepburn) è quasi interamente influenzato dalla tecnologia.
Giorgio Biscaro, HollyG, FontanaArte
Giorgio Biscaro, HollyG, FontanaArte
Ispirandosi al prezioso materiale di cui porta il nome, Ambra di Marcello Ziliani gioca con le differenze di spessore, sottolineando il contrasto tra superfici lucide e satinate, le geometrie e i volumi, il colore che cambia d’intensità al variare degli spessori, i riflessi sulle facce delle superfici.
Marcello Ziliani, Ambra, FontanaArte
Marcello Ziliani, Ambra, FontanaArte

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