Galleria Gió Marconi

A Milano Kuehn Malvezzi ha concepito la conversione di un magazzino-laboratorio in uno spazio espositivo come un’occasione per esplorare i confini tra pubblico e privato.

Kuehn Malvezzi, Gió Marconi Gallery, Milan
Una sequenza di soglie conduce il visitatore dalla strada, attraverso vecchi cortili, fino alla nuova sede milanese della Galleria Giò Marconi, progettata da Kuehn Malvezzi.
Una scatola di luce sospesa sopra la porta d’ingresso è l’unica misura architettonica visibile all’esterno. Creando un contrasto con il contesto esistente, che viene percepito immediatamente, questo intervento indica l’accesso a un nuovo contenuto e delimita i confini dello spazio espositivo.
Kuehn Malvezzi, Gió Marconi Gallery, Milano
Kuehn Malvezzi, Galleria Gió Marconi, Milano
Partendo dall’ingresso, una panchina a due livelli corre per tutta la lunghezza della parete creando un luogo pubblico che invita i visitatori a contemplare le opere e a conversare, e funge anche da filtro tra mostra e uffici. Una scala integrata collega l’esposizione agli spazi per uffici, che si trovano al livello superiore e sono collegati tra loro da porte a tutta altezza per ottenere un continuum visivo.
Il nuovo spazio della galleria verrà inaugurato il 19 febbraio 2015 con la mostra collettiva “Yes we are open. Group show.”

Gió Marconi Gallery, Milano
Tipologia: galleria d’arte
Architetti: Kuehn Malvezzi
Completamento: 2015

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