Da Picasso a Jeff Koons

“Precious – da Picasso a Jeff Koons” porta al Vitraria A Glass +A Museum di Venezia i gioielli realizzati da oltre cento nomi dell’arte moderna e contemporanea.

Avish Kebrehzadeh, Maskhara with Dragonfly. Courtesy Elisabetta Cipriani
Da Pablo Picasso a Jeff Koons, da Louise Bourgeois a Damien Hirst, da Lucio Fontana ad Anish Kapoor.
Sono solo alcuni degli oltre cento nomi dell’arte moderna e contemporanea riuniti assieme per svelare il proprio volto meno noto: quello di artisti di gioielli, le cui creazioni hanno la valenza di sorprendenti opere d’arte spesso sconosciute al grande pubblico.
Andy Warhol, Times 5
In apertura: Avish Kebrehzadeh, Maskhara with Dragonfly. Courtesy Elisabetta Cipriani. Sopra: Andy Warhol, Times 5

Dopo aver fatto tappa a Roubaix, New York, Atene, Valencia, Miami e Seoul, la collezione raccolta negli anni da Diane Venet, collezionista parigina di origine e newyorchese d’adozione, arriva per la prima volta in Italia con “Precious – da Picasso a Jeff Koons”.

Centocinquantotto gioielli, la collezione al completo, con alcune opere mai esposte prima, che raccontano un approccio all’arte differente da quello che siamo soliti osservare e trasformano il piano nobile del Vitraria Glass +A Museum, inaugurato a Venezia a settembre 2014.

Pablo Picasso, Visage rond. Photo credits Sherry Griffin
Pablo Picasso, Visage rond. Photo credits Sherry Griffin

Ogni gioiello, concepito come opera d’arte da indossare, racchiude in sé una storia ed è stato realizzato dall’artista con una particolare persona in mente: è forse proprio questo aspetto “intimo” a renderlo ancora più affascinante.

Il doppio significato di questa mostra inizia proprio dal suo titolo: “Precious” non solo perché si fa riferimento a oggetti d’arte rarissimi e preziosi, ma anche a opere che custodiscono un contenuto simbolico e personale forte, spesso all’origine della creazione. Basti pensare ai ciottoli raccolti sulla spiaggia da Picasso e poi dipinti per Dora Maar, o ai pezzi di osso sui cui incise il ritratto di Marie-Thérèse.

<b>A sinistra</b>: Giacomo Balla, Elica. <b>A destra</b>: Jean Cocteau, Madame
A sinistra: Giacomo Balla, Elica. A destra: Jean Cocteau, Madame

Diane Venet racconta che la sua collezione nacque il giorno in cui suo marito, l’artista francese Bernar Venet, le strinse attorno all’anulare sinistro un sottile bastoncino d’argento come anello di nozze, a cui sono seguiti spille e bracciali, ognuno corrispondente a un nuovo concetto nella sua attività artistica.

La collezione è cresciuta nel tempo, chiamando a raccolta amici e artisti quali César, che ha compresso braccialetti e ciondoli della famiglia Venet per dargli nuova vita, o Chamberlain, che ha donato a Diane Venet il suo primissimo gioiello, una spilla in alluminio accartocciato e verniciato. A volte gli artisti hanno rifiutato la richiesta, per cimentarsi nella sfida solo in un secondo momento, come nel caso di Frank Stella, tentati dallo sperimentare il proprio linguaggio su una scala diversa e con vincoli differenti.

Molti gioielli sono arrivati dopo indagini, incontri, viaggi intrapresi per rintracciare pezzi rari. Tutti sono il risultato di un intreccio tra storie di vita e storia dell’arte.


8 febbraio – 12 aprile 2015
inaugurazione sabato 7 febbraio 2015 ore 18.00
Precious – da Picasso a Jeff Koons
a cura di Diane Venet e Ewald Stastny
Vitraria Glass +A Museum
Palazzo Nani Mocenigo
Dorsoduro 960, Venezia

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