K&K: due sguardi sull’Italia

Il Centro Ceco di Milano ospita la mostra “K & K – František Krátký e Pavel Kopp, due sguardi sull’Italia”, un secolo di fotografia nelle immagini di due autori boemi.

<b>A sinistra</b>: František Krátký, <i>Firenze, Fontana sul Ponte Vecchio</i>, 1897. <b>A destra</b>: Pavel Kopp, <i>Firenze, sul Ponte Vecchio</i>, 1975
I due sguardi fotografici sull’Italia raccontati nella mostra al Centro Ceco di Milano – un progetto curato da Cesare Colombo per il CRAF, Centro di Ricerca e Archiviazione della Fotografia di Spilimbergo – sono quelli di František Krátký (1851 – 1924) e di Pavel Kopp (1940).
A distanza di quasi un secolo, essi ci permettono un confronto umano e artistico nell’interpretazione del territorio e della società del nostro Paese. Gli accostamenti di quaranta inquadrature reciprocamente allusive ci faranno riflettere sulle costanti visive dei nostri gesti e dei nostri comportamenti.
<b>A sinistra</b>: František Krátký, <i>Firenze, Fontana sul Ponte Vecchio</i>, 1897. <b>A destra</b>: Pavel Kopp, <i>Firenze, sul Ponte Vecchio</i>, 1975
In apertura, a sinistra: František Krátký, Firenze, Fontana sul Ponte Vecchio, 1897. A destra: Pavel Kopp, Firenze, sul Ponte Vecchio, 1975. Sopra, a sinistra: František Krátký, Napoli, botteghe a Porta Capuana, 1897. A destra: Pavel Kopp, Napoli, Piazza Dante, 1975

Krátký, affermato fotografo-pittore di Kolín (cittadina boema del regno austro-ungarico), ha realizzato e venduto per anni migliaia di fotogrammi stereoscopici su vetro, da osservare nei tipici visori binoculari che offrivano l’illusione prospettica.

Erano resoconti suggestivi di viaggi in tutta Europa, destinati ai privati svaghi culturali di moltissime famiglie. Nel 1897 Krátký compie il suo reportage in Italia. Oltre a Roma, tocca Napoli, Firenze, Pisa, Genova, Torino, Milano, Verona, il Garda, Padova, Venezia, la Dalmazia. Tornato a Kolin, aggiunge a molti dei fotogrammi stereo in bianconero una delicata colorazione manuale – sempre in trasparenza – che ne accresce il valore, e che si è conservata fino a oggi.

František Krátký, <i>Carrara, presso le cave di marmo</i>, 1897. <b>A destra</b>: Pavel Kopp, <i>Abruzzo</i>, 1974
František Krátký, Carrara, presso le cave di marmo, 1897. A destra: Pavel Kopp, Abruzzo, 1974
Alla selezione di quaranta riprese italiane di Krátký, ne sono state accostate altrettante, realizzate in Italia tra gli anni Settanta e Ottanta del secolo scorso da Pavel Kopp. Dopo gli studi di ingegneria a Praga, egli viaggia in Italia, patria di lontani membri familiari e – divenuto funzionario dell’Ufficio Commerciale Cecoslovacco – espone a Milano nel 1975 la sua prima serie di immagini col titolo Momenti Italiani. Riconosciamo nelle sue inquadrature l’affetto che lo lega all’Italia, e anche l’attenzione critica e l’ironia presente in molti autori della cultura mitteleuropea.
František Krátký, <i>Roma, ambulanti</i>, 1897. <b>A destra</b>: Pavel Kopp, <i>Roma, Piazza Navona</i>, 1975
František Krátký, Roma, ambulanti, 1897. A destra: Pavel Kopp, Roma, Piazza Navona, 1975

fino al 20 febbraio
K & K – František Krátký e Pavel Kopp, due sguardi sull’Italia
a cura di Cesare Colombo
Galleria del Centro Ceco di Milano
via G.B. Morgagni 20
Milano

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