Dal momento in cui ammette l’utilizzo di tecniche alternative al telaio, il nascente movimento fiber intraprende una vertiginosa parabola di ricerca esaltata dall’accoglienza riservata ai risultati delle ricerche promosse dall’industria tessile. Il progresso della Fiber Art appare legato a doppio filo a quello dell’industria tessile, un comparto delle moderne economie industriali che ha attribuito assoluta centralità all’innovazione tecnologica. Non casualmente la Fiber Art conosce il suo massimo radicamento e sviluppo nelle zone industriali. Nel nostro paese, ad esempio, è un fenomeno tendenzialmente legato alle regioni del nord produttivo.
In Italia la Fiber Art è stata “sdoganata” come forma d’arte solo alla fine degli anni Ottanta. A remare contro la loro affermazione in patria sono sicuramente state le condizioni socioculturali dell’Italia del dopoguerra: un paese contadino con tanta fretta di industrializzazione che viveva con imbarazzo la sua tradizione artigianale.
23 gennaio – 12 aprile 2015
Off Loom II
un progetto di Bianca Cimiotta Lami e Lydia Predominato
a cura di Bianca Cimiotta Lami, Mariastella Margozzi, Maura Picciau, Lydia Predominato
Museo Nazionale delle Arti e delle Tradizioni Popolari
Piazza Guglielmo Marconi 8/10, Roma