Off Loom

Al MAT – Museo Nazionale delle Arti e delle Tradizioni Popolari di Roma sono in mostra le opere realizzate da artisti contemporanei che usano come mezzo le fibre tessili.

Off Loom, Ettore Consolazione, La città, 1978, dettaglio
A quattordici anni dalla sua prima edizione ritorna a Roma “Off Loom”, antologia della produzione italiana di Fiber Art, uno scenario in cui si muovono personalità di caratura internazionale e giovani di talento da anni impegnati in una ricerca che indaga le possibilità delle fibre tessili.
La Fiber Art – conosciuta anche come Textile Art, Fiber Work, Art Fabric, Nouvelle Tapisserie e Soft Sculpture – si segnala, a livello internazionale, per l’originalità e l’audacia autentiche della sua ricerca.
Maria Lai, C'era una volta un dio, 1990
In apertura: Ettore Consolazione, La città, 1978, dettaglio. Qui sopra: Maria Lai, C'era una volta un dio, 1990
Ora la rassegna presentata dal Museo Nazionale delle Arti e Tradizioni Popolari offre al pubblico la duplice opportunità di conoscere un fenomeno artistico entusiasmante e una struttura museale tra le più affascinanti della capitale, il MAT dell’EUR, la Roma metafisica del Colosseo Quadrato progettata negli anni Trenta per ospitare un’Esposizione Universale mai svoltasi.
In mostra è esposta una vasta e stilisticamente diversificata compagine di artisti portati a raccordo dall’utilizzo di un comune mezzo espressivo, la fibra. Sono artisti che lavorano con le fibre dell’antica e della moderna tradizione tessile: le lane, le sete, i cotoni, i filati sintetici, ma anche con carta, paglia e spago, con le fibre metalliche e con quelle plastiche oppure con la lana di vetro, sino ad arrivare al concetto immateriale di fibra ottica.
Vito Capone, Letto
Vito Capone, Letto
Prevalenti tra le tecniche applicate rimangono quelle tradizionali della tessilità, il telaio, insomma, anche se il titolo Off Loom (Fuori dal telaio) sottolinea come, nei suoi sviluppi di arte a forte vocazione sperimentale, gli artisti non sempre utilizzino quell’antico strumento. Infatti nella loro pratica di lavoro gli artisti si avvalgono di ogni strumento in grado di soddisfare le esigenze di una creatività torrentizia, confrontandosi agevolmente tanto con il ricamo, il nodo, il cucito, i ferri e tutte le altre tecniche off loom impiegate nella lavorazione artigianale dei filati e dei tessuti, quanto con le tecniche proprie dell’arte contemporanea: collage, stampa, ready made, video e digitale.
Giuliana Balbi, Pesce informatico
Giuliana Balbi, Pesce informatico
L’esordio dell’arte tessile come movimento artistico si colloca all’inizio degli anni Sessanta del ‘900, il periodo delle prime importanti rassegne espositive, eventi che vanno intesi come atti finali e suggelli di un lungo processo di emancipazione dall’artigianalità. Un processo iniziato, nel segno di un generale sforzo di riqualificazione delle cosiddette arti applicate, già nella seconda metà dell’800 con il movimento inglese Arts and Crafts, proseguito con l’Art Noveau e, soprattutto, con le avanguardie del ‘900, Futurismo e Bauhaus in primis.
Paola Besana, Albero ai ferri
Paola Besana, Albero ai ferri
Momento cruciale della genesi del movimento fiber è però la Biennale Internationale de la Tapisserie Ancienne et Moderne di Losanna, un progetto del poliedrico artista-arazziere Jean Lurçat. Le prime tre edizioni della Biennale sono un compendio del processo di fondazione della Fiber Art. Si parte dall’edizione inaugurale del 1963, che espone solo arazzi progettati da artisti contemporanei ma eseguiti da tessitori, e si arriva all’edizione del 1967 con un regolamento che ammette solo opere ideate e realizzate dalla stessa persona e istituisce una sezione di ricerca aperta ad ogni tipo di sperimentazione.
Franca Sonnino, Pagine sospese
Franca Sonnino, Pagine Sospese

Dal momento in cui ammette l’utilizzo di tecniche alternative al telaio, il nascente movimento fiber intraprende una vertiginosa parabola di ricerca esaltata dall’accoglienza riservata ai risultati delle ricerche promosse dall’industria tessile. Il progresso della Fiber Art appare legato a doppio filo a quello dell’industria tessile, un comparto delle moderne economie industriali che ha attribuito assoluta centralità all’innovazione tecnologica. Non casualmente la Fiber Art conosce il suo massimo radicamento e sviluppo nelle zone industriali. Nel nostro paese, ad esempio, è un fenomeno tendenzialmente legato alle regioni del nord produttivo.

In Italia la Fiber Art è stata “sdoganata” come forma d’arte solo alla fine degli anni Ottanta. A remare contro la loro affermazione in patria sono sicuramente state le condizioni socioculturali dell’Italia del dopoguerra: un paese contadino con tanta fretta di industrializzazione che viveva con imbarazzo la sua tradizione artigianale.


23 gennaio – 12 aprile 2015
Off Loom II
un progetto di Bianca Cimiotta Lami e Lydia Predominato
a cura di Bianca Cimiotta Lami, Mariastella Margozzi, Maura Picciau, Lydia Predominato
Museo Nazionale delle Arti e delle Tradizioni Popolari
Piazza Guglielmo Marconi 8/10, Roma

Ultime News

Altri articoli di Domus

Leggi tutto
China Germany India Mexico, Central America and Caribbean Sri Lanka Korea icon-camera close icon-comments icon-down-sm icon-download icon-facebook icon-heart icon-heart icon-next-sm icon-next icon-pinterest icon-play icon-plus icon-prev-sm icon-prev Search icon-twitter icon-views icon-instagram