Gli spazi di lavoro, informali, sono separati per mezzo di setti murari il cui aspetto interno ed esterno varia a seconda che ci si trovi dal lato “casa” o negli spazi di circolazione. Il prospetto interno è rifinito in compensato, utilizzato anche per armadi e scaffali, e crea la sensazione di un ambiente domestico.
Al contrario, il prospetto verso l’esterno è più formale, intonacato di bianco. La differenza tra i spazi interni ed esterni è stata ulteriormente sottolineata tramite i materiali utilizzati per la pavimentazione e l’illuminazione. I primi sono rivestiti in moquette e compensato, mentre i secondi hanno pavimentazioni in resina grigia.
L’atmosfera domestica delle aree di lavoro è sottolineata dalle aperture rifinite in compensato, punto di collegamento tra i due spazi, che permettono di uscire dal rigoroso ordine per dare l’idea di luogo “abitato”, a cui ciascuno può dare il proprio tocco personale, come si fa a casa propria con le tende, i vasi o il bucato steso alla finestra.
Gli specchi installati nello spazio di circolazione, oltre a ingrandire l’ambiente creano l’illusione di stradine tra le case, creando così una “mini-città”. L’open space tipico degli spazi di lavoro è stato sostituito con un interno accogliente e vario, dove gli utenti possono segnalare la loro presenza, contrastando così l’unificazione e l’anonimato.
Decerto, Varsavia, Polonia
Tipologia: ufficio
Architetti: MFRMGR – Marta Frejda , Michał Gratkowski (Moko Architects)
Collaboratrice: Pamela Krzyszczak
Area: 400 mq
Completamento: 2014