Thinning Ice

Thinning Ice è un ambiente immersivo per osservare e discutere sul cambiamento climatico, disegnato da Studio Gang Architects per Swarovski.

Thinning Ice è un ambiente immersivo per osservare e discutere sul cambiamento climatico.

In collaborazione con Swarovski e il pluripremiato regista e fotografo James Balog, Studio Gang ha immaginato l’installazione come una lente, che mostra le seducenti proprietà ottiche dei cristalli Swarovski e le immagini sublimi di Balog che fanno riflettere sullo scioglimento dei ghiacciai per focalizzare l’attenzione dei visitatori sulla necessità urgente di agire per l’ambiente.

Sensibile a cambiamenti di temperatura, vento, ed evaporazione, il ghiaccio è il più temporaneo dei cristalli. Dopo la fusione, il ghiaccio perde la sua struttura policristallina, ma assume anche sorprendenti formazioni mozzafiato. Nel documentare le vestigia della fusione del ghiaccio del mondo, Balog coglie queste forme che sembrano ultraterrene – dai complicati modelli degli strati di ghiaccio polari, ai fori del disgelo, ai vasti crepacci nei ghiacciai che si ritirano. Nonostante la loro bellezza eterea, però, le immagini di Balog sottolineano una realtà sconfortante.

A differenza dei materiali estratti, che vengono estratti dalla terra a notevoli costi ambientali e umani, il cristallo Swarovski è progettato in modo sostenibile. La sua materialità opulenta, con un relativamente basso impatto ambientale, evoca il tipo di cambiamenti di paradigma che sono richiesti a molte industrie di tutto il mondo, al fine di affrontare il fenomeno alla base dell’opera di Balog.

Thinning Ice porta queste forme sfuggenti presenti nell’area alpina e nelle regioni polari nella subtropicale Miami – una delle tante città lungo le coste sensibili a eventi meteorologici estremi. Le strutture simili a ghiaccio dell’installazione sottolineano una posizione centrale del dibattito su questo tema cruciale. Negli incavi delle strutture, con una diversa scelta di cristalli Swarovski, da frammenti e schegge non trasformati a pezzi finemente rifiniti, i vuoti delle strutture sono un eco delle splendide e inquietanti formazioni di ghiaccio fondente. Riprodotte in scala panoramica, le fotografie di Balog definiscono uno spazio intimo, nonostante la serietà del tema. Insieme, le forme accattivanti dell’installazione e le immagini invitano gli spettatori a riflettere sullo scioglimento dei ghiacci e a discutere le conseguenze – e le soluzioni – della crisi climatica globale.