Come molti progetti dell’architetto siciliano Mario Trimarchi, quello della caffettiera Ossidiana disegnata per Alessi racchiude in sé la memoria di gesti ancestrali. Per un Natale all’insegna della tradizione.
Dolls of the Zapatista Revolution, The Zapatista, Mexico, esposte in “Disobedient Objects”, una mostra al Victoria and Albert Museum che racconta la cultura materiale dei movimenti sociali dagli anni Settanta a oggi. Per bambini (dentro) impegnati.
Stan, progettato dal designer di origine guatemalteca Luis Arrivillaga, è un tavolo basso in vetro e tubolare d’acciaio ispirato a Mondrian. Per persone “quadrate”.
Pooh-Table è una collezione di tavoli ispirata a Winnie the Pooh e ai suoi amici e alle loro avventure nel Bosco dei Cento Acri disegnata da Nendo per Walt Disney Japan. Per bambini e sognatori.
Vase Stone, collezione di vasi disegnati da Martín Azúa e realizzata in un materiale ceramico molto poroso, mostra la bellezza dell’aspetto grezzo degli oggetti. Per esteti.
S’ispira ai “sottomano” e ai tavoli da lavoro degli architetti la versatile ed elegante scrivania Oscar, di Giorgio Bonaguro per Valsecchi 1918, in legno massello e pelle. Per sentirsi un po’ Oscar Niemeyer al lavoro.
Re-Fire, un kit per accendere il fuoco con le proprie mani, è un progetto di Francesco Faccin presentato da Tempo Italiano. Per esploratori.
Dust, di Ágústa Sveinsdóttir, è una collezione di gioielli che permette a chi la indossa di sperimentare i temi della trasformazione e della disgregazione. Per chi è stanco di sentire che “diamonds are a girl’s best friend”.
The Narcissus Desk, di Sebastian Errazuriz, è una continuazione delle sue sculture funzionali, che invitano lo spettatore a riconsiderare oggetti, spazi e situazioni quotidiane. Per moderni Narcisi.
Still, progetto in cristallo e rame di Formafantasma per Lobmeyr dona a un gesto banale e quotidiano come purificare l’acqua del rubinetto, il sapore di una magia alchemica. Per portare un tocco di magia nella vita quotidiana.
Le ricerche sui materiali dello studio olandese Belén sono sfociate in progetti tessili che utilizzano fibra di legno, pelle e acciaio attingendo da tecniche artigianali. Per vestirsi e arredare con prodotti innovativi e sostenibili.
Leggerissima e scomponibile, Hope – disegnata da Francisco Gomez Paz e Paolo Rizzatto per Luceplan – ripropone la magia dei lampadari della tradizione, interpretandola con sofisticate tecnologie moderne e materiali contemporanei. Per un effetto sfavillante sopra la tavola di Natale.
Progettata dal giovane Tommaso Caldera, Tull Lamp è una rilettura delle classiche lampade da officina in cui la sorgente luminosa è protetta da una rete metallica collegata al paralume. Per trasformare uno spazio domestico in un atelier.
Nella sua linea di abiti Magnetic Motion Iris van Herpen fonde natura e tecnologia, esaminando a fondo la rappresentazione delle forze dinamiche di attrazione e repulsione. Per non passare inosservati.
In Mondo Pasta, armati d’ironia, sapienza e gusto il team di Subalterno 1, il curatore Stefano Maffei e sette designer italiani provano a trasformare la pasta in una nuova esperienza di processo, di prodotto e di senso. Per gourmet.
