Off Site Art

L’Aquila diventa una galleria all’aperto con Off Site Art, un progetto di arte pubblica che ha invitato gli artisti emergenti a partecipare a una call per accompagnare la ricostruzione.

Off Site Art
Un grande progetto di arte pubblica per L’Aquila terremotata ha invitato gli artisti di tutta Italia a riflettere sul centro storico della città, trasformandolo in una grande galleria d’arte a cielo aperto.
Si tratta di “Off Site Art”, progetto promosso da ArtBridge, organizzazione non-profit di arte pubblica con sede a New York, che utilizza le impalcature, le recinzioni e i ponteggi presenti nel tessuto urbano come tele bianche su cui esporre gigantografie di opere di artisti emergenti.
Off Site Art
In apertura: Federica Peyrolo, Fatti più in là, stella, 2013. Sopra: Dritan Hyska, Objekt 7, 2012, Pvc print, 200x200cm, Courtesy of the artist
Il progetto “Off Site Art”, a cura di Veronica Santi, ha lanciato una call chiedendo agli artisti emergenti di partecipare al processo di ricostruzione della città e della sua identità attraverso l’arte.

La call ha visto la partecipazione di circa 300 artisti con più di 1200 immagini e si è conclusa con la selezione di 19 artisti: Dritan Hyska, nato nel 1980 a Korce (Albania), Federica Peyrolo, nata a Susa nel 1989, Iacopo Pasqui, del 1984, residente in Abruzzo, Elena Adamou, originaria di Cipro, 1991, Daniele Davitti, di Firenze, 1987, Edoardo De Falchi, Pietro Del Bianco, 1948 di Marotta, Iolanda Di Bonaventura, aquilana del 1991, Sandro Di Camillo, del 1976, Federica di Carlo, 1984, Marjan Fahimi, Teheran (Iran), 1982, Antonella Finucci, Roma, 29 anni, il duo G&G Gabriella & Giannicola, composto dagli abruzzesi Giannicola De Antoniis e Gabriella Sperandio, Arianna Lodeserto, Carmen Mitrotta di Grottaglie, 1987, Danilo Susi, medico ed artista, Claudia Esposito, romana del 1991, Lucia Uni, di Lecco, Gianni Zanni, di Bari.

In piazza Regina Margherita, alle porte del centro storico, sono già visibili le opere di Federica Peyrolo e Carmen Mitrotta, ospitate nel cantiere dell’impresa Mancini.

Off Site Art
Iacopo Pasqui, Senza Titolo, 2012 (da uncommontime), cm 70x105, LightJet Print montata su Dibond
Le immagini, selezionate da un comitato scientifico internazionale composto da Ida Panicelli (direttrice di ArtForum 1988-1992, New York), Cecilia Alemani (Donald R. Mullen, Jr. curatrice e direttrice di High Line Art, New York), Cecilia Guida (curatrice indipendente e docente di Storia dell’Arte all’Accademia di Belle Arti de L’Aquila), Giuseppe Lignano (fondatore e presidente di LOT-EK, Napoli e New York), verranno stampate sui teloni in PVC che ricoprono le impalcature dei cantieri. Le opere rimarranno esposte fino a conclusione del restauro dell’edificio su cui verranno affisse, dando all’arte la responsabilità di accompagnarne simbolicamente la ricostruzione.

Off Site Art
Un progetto di ArtBridge per L’Aquila
A cura di: Veronica Santi
In collaborazione con: Università degli Studi de L’Aquila, MU6, Global I.A., Terrae Mutatae, Smartly


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