Design da Oriente / 149

La grande fiducia nel fatto che il design possa migliorare la società è il tratto comune dei progetti presentati da Corea, Cina, Hong Kong durante il Salone del Mobile alla Triennale.

Constancy and Change, Corea
Tre diversi approcci, tra le diverse proposte ‘orientali’, della Triennale durante il Salone del Mobile, toccano temi che riguardano il pianeta intero: l'innovazione dei modelli tradizionali di oggetti artigianali di qualità, la Corea; un approccio contemporaneo ai materiali locali nella mostra Róng dalla città Hanghzou in Cina; Design for society, un progetto orientato a un design che elabora prodotti che migliorano la vita sociale, Hong Kong.
Constancy and Change, Corea
Constancy and Change, Corea

La Corea ha presentato in un grande e sofisticato spazio una mostra, dal titolo programmatico “Constancy and Change”, con oggetti di artigiani che introducono sottili variazioni sulla forma e sul decoro di alcuni oggetti tradizionali: vasi, che incarnano la millenaria sapienza dei ceramisti coreani o cesti in carta, tra gli altri.

Mettendo quindi al centro l'artigianato per indicare – non diversamente quanto stanno facendo molti altri paesi, Italia compresa – la necessaria consapevolezza che la eventuale perdita di queste competenze sarebbe un danno, non solo per la storia ma anche per la cultura industriale.

Constancy and Change, Corea
Constancy and Change, Corea

Róng è la traslitterazione di un ideogramma cinese che significa fusione. Con questo spirito 15 designer, non tutti cinesi, si sono confrontati con la seta per la mostra organizzata dallo studio PINGWU e curata da Zhang Lei. Il melting pot culturale, delle persone e della loro formazione, anche in Occidente, sembra funzionare.

La seta è diventata materia per il prototipo di un mobile leggerissimo e colorato che interpreta un'idea di interni leggeri e mobili, per il cappello di una lampada, non certo nuovo nella forma che ha però una grazia insospettata. E ancora seta per abiti di foggia tradizionale che assumono un aspetto etno-chic dal gusto trasversale comune a molti ambienti colti, da Milano a New York, da Dehli, a Hanghzou appunto.

Róng, Cina
Róng, Cina

Anche nel caso di Hong Kong, il titolo “Constant Change” dà conto dei cambiamenti rapidi e violenti della città. In questo stato di continua trasformazione i designer possono essere volano di cambiamento concreto e interpretare i diversi problemi che questi cambiamenti producono; tra questi i grandi temi dell’ambiente, della sostenibilità, del rapporto tra vecchio e nuovo.

In un’installazione multimediale vengono presentati i lavori di 60 designer, e la parola ha qui il significato esteso del termine – e comprende architetti, designer di prodotto, facilitatori sociali, stilisti, etc., tutti in cerca di soluzioni, grandi e piccole, per migliorare la vita della collettività.

La grande fiducia nel fatto che il design possa migliorare la società è un indicatore di quanto sia necessario agire in questa direzione, e i designer sembrano esserne ben consapevoli, ovunque si trovino nel mondo.

8–13 aprile
Constancy and Change
a cura di Sohn Hye-won
Corea
Róng

a cura di Zhang Lei
Hanghzou, Cina
Constant Change

a cura di Nille Juul-Sørensen
Hong Kong

La Triennale
viale Alemagna, 4 Milano

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