Per “Coexist”, per esempio, Nynke Koster offre la sua personale interpretazione degli spazi dell’accademia e li trasforma in arredi. Applicando una speciale gomma ad alcuni dettagli dell’edificio della scuola (tra cui anche una copia della famosa Porta del Paradiso di Lorenzo Ghiberti), Koster ha creato dei calchi/stampi per i suoi mobili. Martijn Rigters, nel suo progetto “Cutting Edge”, usa invece una tecnica di taglio a fili caldi per ottenere oggetti partendo da grandi cubi di schiuma.
Durante il taglio, ogni movimento del visitatore è istantaneamente tradotto in una forma. Così il designer è in grado di usare il corpo umano dell’utente e ogni suo movimento come un mezzo di progettazione e parte della produzione.
KABK
8–13 Aprile
Via Privata Oslavia 1
Milano