VII Lucky Strike

Un'imbarcazione configurabile in 4 diversi modi, una struttura di arredo urbano che fornisce acqua potabile condensando l'aria e un progetto multimediale per rendere l'economia accessibili a tutti: ecco i tre progetti vincitori del VII Lucky Strike Talented Designer Award.

Il primo premio del Lucky Strike Talented Designer Award di 20.000 euro è stato assegnato a Lorenzo Orlandini, laureato in Design al Politecnico di Milano, per il progetto CSS a-CHA Sailing System, mentre Roberto Salodini, laureato in Design al Politecnico di Milano, ed Elvira del Monaco, laureata in Design e Arti all'Università IUAV di Venezia, sono saliti rispettivamente sul secondo e terzo gradino del podio con i progetti Dew Tree e L'infografica al servizio delle tematiche sociali: l'economia per tutti, si sono aggiudicati un montepremi di 10.000 euro.

CSS a-CHA Sailing System è il progetto di un'imbarcazione configurabile in 4 diversi modi (piani velici e di coperta), grazie alla possibilità di usare i 2 alberi a disposizione con 4 differenti giochi di vele. Questa soluzione permette di adattare lo scafo a tutti i contesti didattici, dall'allievo alle prime armi al regatante che frequenta un corso di perfezionamento.

Dew Tree è una struttura di arredo urbano che fornisce acqua potabile attraverso la condensazione dell'aria. L'impianto è composto da un "guscio" in policarbonato all'interno del quale ci sono due condensatori che assorbono l'aria e la filtrano. L'acqua ottenuta da questo procedimento si deposita all'interno di un serbatoio e viene resa potabile attraverso l'aggiunta di sali minerali.

L'infografica al servizio delle tematiche sociali: l'economia per tutti è un progetto di design multimediale che ha l'obiettivo di rendere più accessibili le tematiche economiche tramite l'infografica animata. Un video, attraverso un linguaggio semplice e di impatto, illustra allo spettatore l'attuale situazione economica mondiale.



Quest'anno, il Lucky Strike Talented Designer Award, prestigioso premio di design aperto a diplomati e laureandi di tutti i rami del design, ideato e promosso dalla Raymond Loewy Foundation Italy per stimolare e supportare la creatività delle giovani leve del settore, ha toccato 65 città, coinvolgendo 55 istituti e atenei.
In apertura: Dew Tree, progetto di Roberto Salodini (Politecnico di Milano), secondo classificato, è una struttura di arredo urbano che fornisce acqua potabile attraverso la condensazione dell'aria. Qui sopra: La pietra calda: Alberto Solazzi, Methea. Il design materializza energia nell'ambiente domestico contemporaneo (Politecnico di Milano), menzione d'onore
In apertura: Dew Tree, progetto di Roberto Salodini (Politecnico di Milano), secondo classificato, è una struttura di arredo urbano che fornisce acqua potabile attraverso la condensazione dell'aria. Qui sopra: La pietra calda: Alberto Solazzi, Methea. Il design materializza energia nell'ambiente domestico contemporaneo (Politecnico di Milano), menzione d'onore
La giuria ha assegnato anche 10 menzioni d'onore ai progetti ritenuti innovativi: supportare l'esperienza di visita al museo attraverso oggetti interattivi e interfacce tangibili (di Elisabetta Bacconi, Università di Siena), una sfera interattiva che dialoga con vari netbook distribuiti all'interno delle sale del Museo delle Culture di Lugano; Orfeo, imbottigliatore domestico per vino (di Chiara Capuzzo, Politecnico di Milano), imbottigliatore composto da una pompa di prelievo da inserire nella damigiana che permette il travaso del vino; Oltre la gabbia (di Benedetta Crippa, IUAV Venezia), un'indagine sul tema del tempo in relazione al lavoro; Twined Tune (di Mariangela D'Este, Istituto Isia di Faenza), un dispositivo per non vedenti che stimola l'apprendimento e la fantasia tramite l'interazione tra tatto e udito; Affetto, progetto di un'affettatrice (di Fanny Boria, Politecnico di Milano), un modello innovativo di affettatrice in cui il piano di lavoro è ribaltato sul piano orizzontale in modo da permettere la caduta delle fette direttamente sul vassoio; Donne² (di Desirée Gabriele, Ied Moda Milano), una collezione di capi di abbigliamento in lattice lucido ispirata all'artista Meret Oppenheim; Pot Up (di Francesco Lillo, Università La Sapienza di Roma), un vaso da giardino che può modificare le proprie dimensioni per accogliere la pianta in tutte le fasi del suo ciclo di vita; Venti per Venti. Oblio e misura del decoro in architettura (di Valeria Perrotta, II Università di Napoli), una catalogazione degli stili di decorazione delle piastrelle a Napoli dal 700 ad oggi; Modo/Smart Living Innovation (di Danilo Scuccimarra, Paolo Valdinoci e Riccardo Roggi, Università di Firenze), due tipi diversi di macchine da caffè che non hanno bisogno di alimentazione energetica e sono in grado di produrre tutte le sfumature qualitative della bevanda, e La pietra calda: Methea. Il design materializza energia nell'ambiente domestico contemporaneo (di Alberto Solazzi, Politecnico di Milano), un nuovo tipo di stufa composto da un elemento principale ad alimentazione elettrica sul quale sono posizionate pietre asportabili che si scaldano grazie a un processo di accumulo termico.
Lorenzo Orlandini (Politecnico di Milano), CSS a-CHA Sailing System, progetto primo classificato
Lorenzo Orlandini (Politecnico di Milano), CSS a-CHA Sailing System, progetto primo classificato
Il concorso ha visto in gara le tesi discusse tra l'1 ottobre 2010 e l'1 ottobre 2011, che sono state giudicate da una commissione di esperti: Milena Mussi, partner e general manager di Iosa Ghini Associati, Michael Erlhoff, preside della facoltà di Ricerca del Design dell'Università delle Scienze Applicate di Colonia, Antonio Romano, fondatore del network Inarea e docente di Brand Design alla Università La Sapienza di Roma, Mauro Guzzini, amministratore delegato di Teuco, Silvia Evangelisti, docente di Storia e Metodologia della Critica d'Arte presso l'Accademia delle Belle Arti di Bologna, e Danilo Felici e Marco Gottardi, vincitori ex aequo dell'edizione 2010.
Orfeo, di Chiara Capuzzo (Politecnico di Milano), menzione d'onore, è un imbottigliatore domestico per vino, composto da una pompa di prelievo da inserire nella damigiana che permette il travaso del vino
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Affetta, di Fanny Boria (Politecnico di Milano), menzione d'onore, è un modello innovativo di affettatrice in cui il piano di lavoro è ribaltato sul piano orizzontale in modo da permettere la caduta delle fette direttamente sul vassoio
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Pot Up di Francesco Lillo (Università La Sapienza di Roma), menzione d'onore, è un vaso da giardino che può modificare le proprie dimensioni per accogliere la pianta in tutte le fasi del suo ciclo di vita
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