Il Milano Film Festival diventa una buona occasione per riflettere sul ruolo che gli allestimenti temporanei hanno nelle nostre città e su come queste architetture riescono a stimolare la nostra immaginazione. "Futuristic Lowtech" è l'espressione che lo stesso Alexander Römer ha coniato per definire lo stile che risulta da questo progetto: spazi e strutture che guardano a un futuro non troppo lontano dove gli spazi pubblici saranno dotati di strutture funzionali alla "vita di strada" realizzate con tecnologie leggere, flessibili alle diverse esigenze senza dimenticare un consapevole recupero e riutilizzo dei materiali.
Le strutture adottate per l'allestimento di quest'anno sono una rielaborazione del progetto dell'edizione 2010, una caratteristica che sottolinea l'attenzione di esterni alla tematica del riuso. Sono state progettate leggere architetture temporanee che si staccano da terra mantenendo intatta la forma archetipo di una casa; attraverso questo espediente la base diventa il luogo delle attività e dell'incontro, mentre la struttura protegge e definisce gli spazi e i servizi.
Tutte le strutture sono realizzate con ponteggi e frame in legno d'abete e pvc termosensibile e gli arredi con legno listellare di abete, insieme creano gli spazi per ospitare un bar, un ristorante, una lounge per i registi, una terrazza, una cabina regia, una edicola, un bookshop, un infopoint e un palco.
Milano Film Festival
9 – 18 settembre 2011
Teatro Strehler e Parco Sempione di Milano