Oggi si comunica in molti modi, e media, ma sempre meno, le cose più interessanti rimangono non dette, sottintese, sotto la superficie degli oggetti, o confuse tra le pagine illustrate dell'ultima rivista alla moda. Forse ci sono buone idee anche fuori da un certo circuito, e anche altri modi di comunicarle, investendo risorse non solo economiche per farle circolare. Abbiamo provato ad andare al nocciolo per capire se c'è una sostanza anche negli oggetti, dove sta e se c'è un loro potere di definire un mondo. Gianmaria Sforza
Alfonso Cantafora
La personalizzazione accurata di un mezzo per viaggiare, registrando il paesaggio, per un contemporaneo ciclo-esploratore. Dal componente perfezionato al millesimo a una bici-protesi sempre in progress, inseguendo ossessivamente l'idea di perfezione e prestazione, tra tecnica pura e colta invenzione. Un design che nasce dalla fascinazione per la meccanica, e una sua estetica, che mette alla prova macchine, tecnici specializzati e elaborazioni di una raffinatezza storica che sta scomparendo.
esterni
Da quella in doghe di legno da giardino fino al modello molto noto in ghisa decorata, la panchina fa parte di un mondo di oggetti ordinari, diffusissimi, indispensabili, ma che non si evolvono mai, statici... Qui, grazie a una piccola invenzione, nel disegno e nel congegno, è la condizione per un'isola di conversazione nello spazio urbano, uno spazio dinamico per nuove relazioni sociali. Per entrare nel giro, o per uscirne.
Esploratori dello spazio
Un oggetto in memoria di passeggiate in riviera, sul lungomare. La cultura del cibo ha prodotto nel tempo forme iconiche per il mercato di massa, in alcuni casi intramontabili, entrati nell'immaginario collettivo. Il cibo, gelato o frutta che sia, ha di solito contenitori solo funzionali, qui invece sta volentieri in mano ma anche in mente, in memoria di Proust, per un cibo da passeggio.
Francesco Faccin
Piccoli mobili che nascono da una ricerca meticolosa, votata alla possibilità di costruire oggetti a secco in cui ogni parte è rilevante, dove l'incastro dà sostanza al design e consistenza all'oggetto. Un fare semplice che riduce gli elementi in gioco per risolvere questioni, solo in apparenza, elementari, rinunciando ad altri accessori.
Sonia Pedrazzini
La traduzione materico-cromatica di un'immagine, da un universo pittorico in un oggetto da contemplare, eventualmente da consumare. Forme liberate dal quadro da far navigare nello spazio, da far muovere lentamente su rotte immaginarie per comporre intime nature morte, come quelle disegnate dall'artista sul tavolo del suo atelier. Le forme di Morandi, così volendo, potrebbero sciogliersi lentamente nella penombra di un interno, o solo un'occasione per esercitare l'arte sottile del comporre e del disporre.
Servomuto (Francesca De Giorgi e Alessandro Poli )
Da vecchie case, armadi, cantine, soffitte, ecco che sbucano creazioni sorprendenti, dall'interessante ambigua estetizzante natura. Un linguaggio romantico e allo stesso tempo ironico e dissacrante, stampe da salotto buono contagiate da motivi neogotici e decori militari, passate per le mani di un artigiano anarchico, per dare vita a composizioni multiple di pezzi unici, fatti a mano, ma da più mani, orgogliosamente nel Salento.
Gianmaria Sforza
Una posata crossing-culture a cavallo di un mondo globale, dove tutte le culture si incrociano, anche del cibo. Un oggetto che attraversa culture e rituali, giocoso, innovativo e economico per tutti quelli in transito, immaginando una tavola nomade per chi è sempre in corsa e una nuova gamma di alimenti da sperimentare.