Una natura da abitare

Trae ispirazione dalle conchiglie il nuovo porto per lo stoccaggio dei prodotti petroliferi, e l'area residenziale annessa, progettato da Patrizia Pozzi.

È sorto sulle aree bonificate di una vecchia fabbrica a Valona, in Albania, il nuovo porto per lo stoccaggio dei prodotti petroliferi e l'area residenziale annessa, progettato da Patrizia Pozzi, che trae ispirazione dalle forme della natura marina del sito e si inserisce armoniosamente nel contesto esistente dove sono preponderanti le presenze naturali: sabbia, acqua, vegetazione spontanea. Il gruppo PIR, innamoratosi del terreno su cui da anni giacevano i resti di una vecchia fabbrica di soda, da sempre sognava un terminal petrolifero moderno e all'avanguardia, il più bello del Mediterraneo, e per questo da subito la tutela del paesaggio è stata una delle priorità dell'intervento. L'area è stata inizialmente bonificata e, nell'agosto 2007, dopo un attento studio progettuale è stato avviato il cantiere per la realizzazione dell'area residenziale che copre una superficie di 10.000 mq all'interno di un complesso molto più vasto – circa 70.000 mq complessivi – destinato allo stoccaggio dei prodotti petroliferi a fianco dei 70.000 metri quadri di porto.

Coinvolta sin dal principio in quest'avventura, Patrizia Pozzi, che da molti anni si occupa della relazione tra architettura e natura e mette in discussione l'idea stessa di paesaggio tradizionale, costituito dalla relazione gerarchica tra edifico e natura, è partita dall'osservazione della realtà. "Sono stata seduta ore sulla spiaggia a Valona", racconta, "per capire quali erano le forze della natura prevalenti. Appena giunta sul luogo dell'intervento, mi si è presentato un paesaggio caratterizzato da elementi naturali prorompenti: sole, acqua, sabbia, vegetazione spontanea piegata dal vento. Proprio il vento che batteva quel pezzo di litorale è stato il punto di partenza; subito dopo, una conchiglia trovata sull'arenile è stata la vera ispirazione".

Prima è stata studiata la morfologia delle conchiglie, caratterizzate da forme naturali che si sono adattate perfettamente lo sviluppo di unità abitative integrate nel contesto, ben protette dagli agenti atmosferici e con una distribuzione interna degli ambienti ottimale. Le conchiglie a chiocciola hanno ispirato la tipologia abitativa dei "mini alloggi" (da 50 a 70 mq). Nella parte centrale, il cuore della chiocciola, il luogo dove in natura si rifugia il mollusco, è stato collocato il camino, che funge da cerniera. Attorno al camino si sviluppano i vari locali e il patio, aperto ma protetto dal vento. L'involucro del nucleo abitativo che si viene a formare garantisce privacy e protezione dal vento e dal sole.
L'area di intervento del progetto di Patrizia Pozzi per il gruppo PIR, sorto sulle aree bonificate di una vecchia fabbrica di Valona
L'area di intervento del progetto di Patrizia Pozzi per il gruppo PIR, sorto sulle aree bonificate di una vecchia fabbrica di Valona
Le conchiglie a cono hanno ispirato la tipologia abitativa della "torre faro", edificio la cui presenza era richiesta di necessità come riferimento visivo per le navi di un altezza di almeno 35 metri. La forma elicoidale ha permesso di ottenere uno sviluppo in altezza dinamico, godibile da tutti i punti di vista, dal mare, dalla spiaggia, dall'area di stoccaggio dei prodotti petroliferi e dall'entroterra. L'accesso alla sommità della torre avviene attraverso una scala che si avvolge a spirale attorno all'edificio, contribuendo a slanciare l'edificio verso l'alto. I manufatti architettonici si sono ricollocati a livello planimetrico e di skyline proprio con la stessa naturalezza delle conchiglie che lì erano state trovate. Le abitazioni sono state riposizionate nella sabbia a quote d'imposta diverse ispirandoci così al loro stato naturale; il vento ha poi contribuito a modellare le dune conferendo una morfologia spontanea.
Sabbia, vento, nuvole, rocce: alla fine il sito se ne è riappropriato in totale armonia con le nuove costruzioni. Il vento ha poi contribuito a modellare le dune ridandogli la loro naturale morfologia
Sabbia, vento, nuvole, rocce: alla fine il sito se ne è riappropriato in totale armonia con le nuove costruzioni. Il vento ha poi contribuito a modellare le dune ridandogli la loro naturale morfologia
Nell'intorno dei manufatti, in un paesaggio di cespugli di Tamarix gallica e boschetti di Pinus halepensis, si snodano vialetti in legno illuminati da piccoli led segnapasso. Rocce locali posizionate con naturalezza tra la spiaggia e i mini alloggi, a difesa delle mareggiate, sono attraversate da piccole scalette che conducono alle case. In mare, un grande frangiflutti realizzato con inerti locali protegge la baia e le imbarcazioni e ci consente di vedere da lontano il porto: l'impatto dei silos per lo stoccaggio dei prodotti petroliferi risulta armoniosamente mitigato dalle forme degli edifici dell'area residenziale, dal cromatismo, il bianco, e dall'uso di rivestimenti in pietra locale. A oggi la natura si sta riappropriando del sito, modellando la sabbia sulle rocce esistenti e tra gli edifici, avvicinando il bosco esistente ai pini d'Aleppo e alle tamerici di progetto. Nel tempo, lo sviluppo del paesaggio circostante contribuirà sempre più ad accrescere l'integrazione armonica del contesto con l'intervento.
I manufatti architettonici si sono ricollocati a livello planimetrico e di skyline proprio con la stessa naturalezza delle conchiglie che lì erano state trovate. Le abitazioni sono state riposizionate nella sabbia a quote d’imposta diverse, ispirandosi così al loro stato naturale
Le conchiglie cono hanno ispirato la tipologia abitativa della torre faro, edificio la cui presenza era richiesta di necessità affinchè fosse un riferimento visivo per le navi di un altezza di almeno 35 metri. La forma elicoidale ha permesso di ottenere uno sviluppo in altezza dinamico, godibile da tutti i punti di vista, dal mare, dalla spiaggia, dall’area di stoccaggio dei prodotti petroliferi e dall’entroterra
Le conchiglie cono hanno ispirato la tipologia abitativa della torre faro, edificio la cui presenza era richiesta di necessità affinchè fosse un riferimento visivo per le navi di un altezza di almeno 35 metri. La forma elicoidale ha permesso di ottenere uno sviluppo in altezza dinamico, godibile da tutti i punti di vista, dal mare, dalla spiaggia, dall’area di stoccaggio dei prodotti petroliferi e dall’entroterra
Progettista del paesaggio: architetto paesaggista Patrizia Pozzi
Collaboratori: arch. Sabina Chiodi, Silvia Invernizzi, Gianluca Sanguigni
Progetto esecutivo: Enereco Engeneering and Service
Progetto strutturale, opere edili: Acmar
Opere elettriche: Cemi
Progetto delle acque e opere marittime: Idrotec
Committente: Gruppo PIR, importante operatore della logistica portuale che sostiene concretamente il gusto del bello nella cultura aziendale
Cronologia: cantiere 2007-2009
Dati dimensionali: area residenziale 10.000 metri quadri
Imprese esecutrici opere a verde: Acmar
Costo dell'opera: area residenziale 1.200.000 euro
Materiali:
pavimentazione: listoni di legno di teak
rivestimenti murari: pietra locale a spacco
- illuminazione: Constellation Outdoor (punti a parete), Minieos a LED (segnapasso), Megazip (proiettori a terra)
- impianto irrigazione: anello allagatore auto compensante (in corrispondenza dei pinus halepensis); ala gocciolante (in corrispondenza delle tamarix gallica)
materiale vegetale: pinus halepensis, tamarix gallica
Le stesse rocce trovate sulla spiaggia ed usate per i rivestimenti delle chiocciole sono state riposizionate così come erano state trovate
Le stesse rocce trovate sulla spiaggia ed usate per i rivestimenti delle chiocciole sono state riposizionate così come erano state trovate

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