Una volta sbiancato il tessuto, i messaggi, quasi sempre inviati digitalmente, diventano tangibili. "Il messaggio che è intangibile quando galleggia in aria, si materializza poi sullo schermo", spiegano i designer. "Tuttavia, questi segni invisibili hanno un chiaro impatto fisico".
Il progetto mette in evidenza questa condizione, trasformando ogni carattere del testo in una specifica forma iconografica. I motivi risultanti, in continua evoluzione, dipendono quindi dagli input apportati dagli stessi utenti.
La versione più aggiornata del software e dell'interfaccia è stata sviluppata in collaborazione con Remon van den Eijnden e Peter Busto. La programmazione elementare e gli elementi di controllo diretto del sistema sono stati completati da Bart van der Linden, mentre lo Studio Watt ha curato la progettazione elettronica.
Ideatore e curatore: Wendy Plomp
Altri partecipanti: Daphna Laurens, Edhv, Mieke Meijer, Jetske Visser, Jeroen Bacchetta, Maurizio Montalti, Kirstie van Noort, Susana Camara & Mike Thompson, Adrien Petrucci, Paul Heijnen