Il modo in cui l'ampio spazio è suddiviso, attraverso l'intromissione di "un gruppo di piccole case nella casa", ricorda lo schema tipico degli insediamenti. Nello stesso tempo infatti, piccole strade emergono tra i volumi come spazi multifunzionali destinati alle attività più spontanee e spensierate: dal gioco alle feste, dal lavoro alla lavanderia.
Questi percorsi, creati tra le scatole contenitore, servono anche a introdurre la luce naturale negli spazi interni della casa che così si apre verso il paesaggio.
In contrasto i volumi, come casette indipendenti, contengono funzioni meno dinamiche come stanze da letto, bagni e magazzini.
Comprimendo alcuni spazi come quelli della zona letto, l'area living si espande prestandosi a essere letteralmente "colonizzata" da volumi extra, e ad adattarsi a possibili future evoluzioni della famiglia.
Il rituale quotidiano del vestirsi, dello stirare si svolge in cabine e armadi nascosti nelle pareti. Gli spazi aperti e le stradine, sono solo temporaneamente occupate da queste attività.
Qui le attività legate alla cena, alla cucina e agli spazi di lavoro, sono distribuite su quello che si può definire un tetto terrazza, ambiente che garantisce un livello maggiore di privacy rispetto all'open space sottostante. Il tetto massimizza le funzionalità dello spazio, ma senza sacrificarne il senso di apertura e luminosità.
Architetti: Marc Koehler Architects
Team: Marc Koehler, Miriam Tocino, Anna Szczuek, Maarten Verhelst
Interior furniture design:Marc Koehler Architects & Made-up Interior Works
Bruto surface: 160 mq