È un lavoro realizzato dai fotografi Alessandro Imbriaco e Tommaso Bonaventura che, attraverso l'immagine fotografica tentano di ridare una forma visibile ai fenomeni mafiosi, con un filo visivo che unisce la stagione cruenta di vent'anni fa, alla zona grigia dove i fenomeni mafiosi prosperano oggi. Dopo gli anni '90 e il culmine della stagione stragista, la criminalità organizzata in Italia ha progressivamente cambiato volto, confondendosi sempre di più nel tessuto politico ed economico del paese. Tanto che da tempo la mafia viene percepita come una realtà dispersa, multiforme, invisibile. Corpi di Reato vuole contrastare questa dispersione, per ridare alle mafie un orizzonte percepibile seguendo i tanti segni lasciati sul territorio, ma anche mostrare il vuoto e l'assenza provocati dall'azione criminale: aule deserte di comuni commissariati, cantieri sequestrati, tutta la geografia disegnata dalle indagini di polizia, dagli avvistamenti dei latitanti, la ricerca dei covi.
Enzo Ciconte, docente di Storia della criminalità organizzata
Christian Raimo, scrittore e critico letterario
Giovanni Tizian, giornalista del gruppo L'Espresso
Corpi di reato è un lavoro presentato da ZONA, una nuova associazione che promuove, produce e diffonde progetti che raccontano il presente attraverso le immagini. Zona è un luogo aperto ai nuovi linguaggi della fotografia, del video, del giornalismo e alla condivisione tra professionisti. L'associazione nasce da un'idea di Giulia Tornari e dall'esperienza maturata con Contrasto da cui ZONA eredita il rigore, la qualità progettuale, l'alto livello delle produzioni e la creatività.
29 maggio 2012 ore 18,30
Corpi di reato
Un'archeologia visiva dei fenomeni mafiosi nell'Italia contemporanea
MAXXI B.A.S.E.
Via Guido Reni 4a, Roma
INGRESSO LIBERO (fino ad esaurimento posti)