Corpi di reato

Il 29 maggio, al MAXXI di Roma, il curatore Fabio Severo presenta l'ultimo progetto fotografico di Alessandro Imbriaco e Tommaso Bonaventura: una sorta di archeologia visiva dei fenomeni mafiosi nell'Italia contemporanea.

Martedì 29 maggio alle ore 18.30, a Roma, presso il MAXXI B.A.S.E., ci sarà la proiezione-incontro per presentare il work in progress del progetto fotografico Corpi di reato, un'archeologia visiva dei fenomeni mafiosi nell'Italia contemporanea. Corpi di reato è un progetto realizzato da ZONA in collaborazione con Libera - Associazioni nomi e numeri contro le mafie, con Fondazione Progetto Legalità onlus, con l'Associazione daSud e con contrasto.

È un lavoro realizzato dai fotografi Alessandro Imbriaco e Tommaso Bonaventura che, attraverso l'immagine fotografica tentano di ridare una forma visibile ai fenomeni mafiosi, con un filo visivo che unisce la stagione cruenta di vent'anni fa, alla zona grigia dove i fenomeni mafiosi prosperano oggi. Dopo gli anni '90 e il culmine della stagione stragista, la criminalità organizzata in Italia ha progressivamente cambiato volto, confondendosi sempre di più nel tessuto politico ed economico del paese. Tanto che da tempo la mafia viene percepita come una realtà dispersa, multiforme, invisibile. Corpi di Reato vuole contrastare questa dispersione, per ridare alle mafie un orizzonte percepibile seguendo i tanti segni lasciati sul territorio, ma anche mostrare il vuoto e l'assenza provocati dall'azione criminale: aule deserte di comuni commissariati, cantieri sequestrati, tutta la geografia disegnata dalle indagini di polizia, dagli avvistamenti dei latitanti, la ricerca dei covi.
In apertura: Corleone, provincia di Palermo. Photo Tommaso Bonaventura / Alessandro Imbriaco @ contrasto
In apertura: Corleone, provincia di Palermo. Photo Tommaso Bonaventura / Alessandro Imbriaco @ contrasto
Il progetto sarà presentato dal curatore Fabio Severo e da Tommaso Bonaventura e Alessandro Imbriaco, con interventi di:
Enzo Ciconte, docente di Storia della criminalità organizzata
Christian Raimo, scrittore e critico letterario
Giovanni Tizian, giornalista del gruppo L'Espresso

Corpi di reato è un lavoro presentato da ZONA, una nuova associazione che promuove, produce e diffonde progetti che raccontano il presente attraverso le immagini. Zona è un luogo aperto ai nuovi linguaggi della fotografia, del video, del giornalismo e alla condivisione tra professionisti. L'associazione nasce da un'idea di Giulia Tornari e dall'esperienza maturata con Contrasto da cui ZONA eredita il rigore, la qualità progettuale, l'alto livello delle produzioni e la creatività.

29 maggio 2012 ore 18,30
Corpi di reato
Un'archeologia visiva dei fenomeni mafiosi nell'Italia contemporanea

MAXXI B.A.S.E.
Via Guido Reni 4a, Roma
INGRESSO LIBERO (fino ad esaurimento posti)
Gaetano Saffiati, titolare di un'azienda di calceztruzzo e movimento terra a Palmi, vicino a Reggio Calabria. Dal 1992 vive sotto protezione per avere contribuito all'arresto di 48 esponenti della 'Ndrangheta. Photo Tommaso Bonaventura / Alessandro Imbriaco @ contrasto
Gaetano Saffiati, titolare di un'azienda di calceztruzzo e movimento terra a Palmi, vicino a Reggio Calabria. Dal 1992 vive sotto protezione per avere contribuito all'arresto di 48 esponenti della 'Ndrangheta. Photo Tommaso Bonaventura / Alessandro Imbriaco @ contrasto
Circolo ARCI Falcone e Borsellino a Paderno Dugnano in provincia di Milano, dove il 31 ottobre del 2009 i 22 capi delle 'ndrine lombarde si sono riuniti per eleggere il nuovo rappresentante della 'ndrangheta lombarda. Photo Tommaso Bonaventura / Alessandro Imbriaco @ contrasto
Circolo ARCI Falcone e Borsellino a Paderno Dugnano in provincia di Milano, dove il 31 ottobre del 2009 i 22 capi delle 'ndrine lombarde si sono riuniti per eleggere il nuovo rappresentante della 'ndrangheta lombarda. Photo Tommaso Bonaventura / Alessandro Imbriaco @ contrasto
Le statue di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino realizzate dallo scultore palermitano Tommaso Domina. Inaugurate in via Libertà a Palermo nell'estate del 2010, sono state vandalizzate da ignoti neanche 24 ore dopo l'installazione. In seguito sono state ricollocate nell'atrio del Tribunale di Palermo. Photo Tommaso Bonaventura / Alessandro Imbriaco @ contrasto
Le statue di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino realizzate dallo scultore palermitano Tommaso Domina. Inaugurate in via Libertà a Palermo nell'estate del 2010, sono state vandalizzate da ignoti neanche 24 ore dopo l'installazione. In seguito sono state ricollocate nell'atrio del Tribunale di Palermo. Photo Tommaso Bonaventura / Alessandro Imbriaco @ contrasto

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