Questo mese: Domus 1014

Domus 1014

Copertina: elaborazione grafica di uno schizzo di Francisco Mangado per il Palazzo dei congressi di
Palma di Maiorca, Spagna. © Francisco Mangado

Editoriale: Della libertà

Dopo la pausa del numero di maggio, torniamo ora al nostro appuntamento mensile per concludere i nostri ragionamenti intorno alla costruzione di una teoria del progetto, occupandoci questa volta dell’ultima fase in cui abbiamo suddiviso questo lavoro: quella della libertà.

One and one makes three

Michelangelo Pistoletto ci racconta la grande mostra che, alla Biennale Arte 2017, presenta la summa del suo lavoro nella straordinaria cornice della cinquecentesca Basilica di San Giorgio. Il suo obiettivo, come sempre, è provocare la discussione: sulle religioni, le differenze e la molteplicità.

L’evidenza del progetto

All’Accademia di architettura di Mendrisio l’Atelier Aires Mateus conduce da molti anni un’attività didattica rigorosa e stimolante: lo studente impara a circoscrivere il problema posto dal progetto e, libero da risposte prefissate, viene guidato verso l’‘evidenza’ della soluzione.   

École nationale supérieure d’architecture de Paris-Belleville

Da sempre fulcro di appassionate discussioni, la Scuola d’architettura fondata nel 1969 da Bernard Huet, allievo di Jean Prouvé, Louis Kahn e Ernesto Nathan Rogers, continua oggi a puntare sull’apertura e la cooperazione internazionale. Sostenendo il riconoscimento degli aspetti culturali, simbolici, pratici e politici dell’architettura, dedica inoltre particolare attenzione alla responsabilità sociale dell’architetto.

La malinconia nell’opera di Aldo Rossi  

Lo studio su Aldo Rossi condotto da Diogo Seixas Lopes e recentemente pubblicato rivela la straordinara capacità e profondità di analisi dell’intellettuale e architetto portoghese prematuramente scomparso lo scorso anno. Kenneth Frampton testimonia l’importanza di questa eredità.

Il demone della creatività generica

Il nuovo volume di Gabriele Guercio affronta la questione della creatività generica. Facendosi guidare da Picasso, l’autore stabilisce un inquietante parallelo tra il mondo del lavoro e quello dell’arte: proprio come il lavoro esonda nel non-lavoro così l’arte sconfina nella non-arte.

Paesaggi urbani   

Dalle vedute del Canaletto alla fotografia aerea di Fedele Azari, i paesaggi urbani e gli evocativi panorami della penisola italiana sono sempre stati al centro di grandi attenzioni artistiche, alimentando il commercio dei souvenir per i viaggiatori del Grand Tour e aprendo la strada a un nuovo modo di rappresentare la città.

Cantiere Napoli

Frutto di tre anni di studio, catalogazione e analisi scientifica del Dipartimento di ricerca del museo MADRE, l’Atlante di Vincenzo Trione ripercorre mezzo secolo di storia di quello “straordinario laboratorio della contemporaneità” che sono stati e sono tutt’oggi Napoli e la Campania.

Frammenti di vita 

Il designer israeliano racconta la sua nuova avventura come art director di Danese e spiega come, un passo dopo l’altro, sta cominciando a costruire il futuro sopra il passato, con l’obiettivo di rinnovare lo stretto legame tra imprenditore, direttore creativo, designer, artigiani e fornitori che, 60 anni fa, ha dato vita un laboratorio di ricerca unico nel suo genere.

Mission Île de la Cité, Parigi

L’architetto francese lavora di nuovo a un grande progetto urbano presidenziale per Parigi e immagina di dare una nuova identità all’Île de la Cité. Lo studio prevede interventi che trovano nel ventre sotterraneo il vero luogo della proposta.

Una maniera di pensare le città italiane

Ripensare le nostre città a partire dalla bellezza, dall’innovazione e dallo spazio pubblico è il messaggio che l’evento “TEDxReggioEmilia” è riuscito a condensare, mostrandoci quello che non siamo più in grado di vedere perché siamo ormai del tutto assuefatti alle molteplici alchimie cui oggi le città sono sottoposte.

Palazzo dei Congressi, Palma di Maiorca

Un imponente edificio affacciato sul mare mette in evidenza le capacità dell’architetto spagnolo di rapportarsi alla grande scala territoriale, lavorando al contempo sugli interni con grande intensità e attenzione.

Municipio e Centro Amministrativo, Deinze, Belgio

Con la composizione di due volumi di diversa altezza, ordinati in una griglia rigorosa ma non rigida, lo studio londinese ha creato un edificio pubblico – presentato in fase progettuale in Domus 990, aprile 2015 – che riesce a stabilire una forte connessione spaziale con la vita degli abitanti della cittadina belga.

Casa V.d.K, Slovenia

Una casa nella campagna slovena mostra l’attitudine degli architetti austriaci di coniugare tradizione e modernità in un edificio intelligente, dove la flessibilità degli spazi abitativi affianca raffinate tecniche bioclimatiche di controllo del comfort interno.

Spazi dei passi perduti

Per un design civile oltre l’oggetto

Spostando continuamente l’ambito di applicazione – tra produzione industriale, autoproduzione, design per il sociale o per le gallerie – Francesco Faccin crede nel design senza confini né limitazioni. “M’interessano i progetti che innescano relazioni, riflessioni e dibattito, soprattutto quelli che nascono da una ricerca approfondita e vanno oltre l’oggetto in sé”, spiega. E che offrono un meraviglioso pretesto per indagare il rapporto dell’uomo con la realtà.   

L’Atene di Yannis Aesopos

Elzeviro: “Abitare il teatro”

Cultura, arti, saperi e conoscenze non rappresentano soltanto i pilastri delle identità dei popoli e delle comunità: sono anche gli ambiti dell’inclusione, della dialettica e della condivisione. Entrare in un teatro è dunque abitare la vita. 

Rassegna: Illuminazione