Questo mese: Domus 1003

Domus 1003

In copertina: elaborazione grafica dello schizzo di studio per la Torre 5 dell’insediamento residenziale di Anversa, Belgio. © Tony Fretton

Editoriale: Il momento del fare

Da tempo sosteniamo su questa rivista che la prima esigenza di ogni uomo è quella di essere il più possibile contemporaneo del proprio tempo, innanzitutto per poterlo vivere in maniera piena e consapevole, in secondo luogo per non continuare a inseguire facili nostalgie di questo o quel passato, o diventare inutili profeti di questo o quel futuro. Un’esigenza, questa, di tipo civile, per vivere al meglio il tempo che ci è dato di vivere, ma, a seconda del mestiere che facciamo, anche un’esigenza di tipo disciplinare; se poi questo mestiere è quello dell’architetto, allora quanto detto vale all’ennesima potenza.

Rendere pubblico il design

La famosa collezione di Rolf Fehlbaum, nucleo fondativo del Vitra Design Museum di Weil am Rhein, trova finalmente casa dentro un nuovo padiglione firmato da Herzog & de Meuron e ambisce a diventare una delle nuove centralità del design internazionale. Abbiamo chiesto al direttore del museo di raccontare a Domus il progetto, gli obiettivi e le finalità dell’intera operazione.

Un lavoro collaborativo

Nel corso della sua lunga esperienza didattica, Pierre d’Avoine ha sviluppato una metodologia fondata sulla ricerca di pratiche progettuali collettive dal forte impegno civile. Un’impostazione che applica nei laboratori che tiene attualmente alle facoltà di Architettura londinesi della Kingston University e di The Cass.

Facoltà d’architettura dell’Università di Zagabria

Incline a un’impostazione ‘rinascimentale’, l’università croata incoraggia gli studenti allo scambio dei saperi con altre facoltà. Prestando grande attenzione alle questioni economiche e sociali attuali, ha l’obiettivo di confrontarsi con il resto del mondo, pur tutelando la propria identità.

Le mie riviste

Dopo l’appassionato racconto di Alessandro Mendini sulle sue riviste (Domus 998), abbiamo chiesto a un altro maestro italiano di continuare la narrazione attraverso la propria testimonianza. Ne viene fuori un ritratto di Paolo Portoghesi che rappresenta appieno il suo essere squisitamente architetto, oltre che eccellente storico e raffinato e curioso intellettuale. Collaborando ad alcune riviste e fondandone altre ha registrato, e tante volte anticipato, i grandi temi del suo tempo, sia dal punto di vista civile che disciplinare.

Terrae Motus: opere in attesa

La bella Reggia vanvitelliana di Caserta cerca il suo rilancio culturale rendendo fruibile l’intera collezione di Terrae Motus, lo straordinario lascito ricevuto da Gianni Amelio – il suo progetto più importante –, dallo stesso definito un atto di speranza, ancora oggi necessario Vanvitelli’s beautiful Palace of Caserta seeks cultural rebirth by opening the entire Terrae Motus collection to the public.

Lo spazio in mezzo

In occasione della personale che il Design Museum di Holon dedica alla prolifica attività dello studio giapponese nendo, il fondatore Oki Sato racconta il suo modo di progettare che lo ha fatto conoscere nel mondo, teso sempre a trovare il giusto equilibrio tra esperienza e intuizione, tra competenza e creatività.

Marco Zanuso: sette architetture industriali

Confrontare, studiare e ridisegnare i grandi progetti del passato – concentrandosi su una specifica tipologia costruttiva – è la maniera di lavorare con gli studenti proposta dalla cattedra di Marianne Burkhalter e Christian Sumi all’Accademia di Architettura di Mendrisio. Una prassi didattica che crede nella forza del fare.

Quartier generale e centro culturale del Banco Português de Investimento, Lisbona

Con questo intervento su un edificio che occupa un intero isolato della Baixa pombalina, sul fronte mare di Lisbona, l’architetto portoghese mette in atto la propria visione di un progetto fortemente integrato con l’anima costruttiva e materica della città, sempre in sintonia con la sua topografia.

Autonomia e responsabilità

In occasione dell’apertura della 15. Biennale di Architettura di Venezia abbiamo invitato il suo presidente a raccontare ai lettori di Domus il perché di un’istituzione pubblica e quale sia la qualità della sua azione. La risposta chiara e puntuale traccia una precisa linea di condotta affinché le istituzioni pubbliche tornino a operare con spirito di ricerca per una maggiore diffusione della conoscenza.

Stazione marittima di Salerno

Dopo un lunghissimo iter progettuale, è arrivata a compimento l’ultima opera realizzata in Italia della celebre architetta recentemente scomparsa: una bella testimonianza della sua forte poetica, fatta di forme fluide e di tecnologia avanzata, di spazialità non convenzionali e di geometrie ardite magistralmente controllate.

Zaha Hadid

Torri residenziali, Anversa, Belgio

Tre importanti studi di architettura e un paesaggista europei sono stati coinvolti nel progetto di rigenerazione urbana dell’ex area portuale della città belga con l’incarico di disegnare sei torri per appartamenti affacciate sull’acqua. Il risultato di questa operazione, appena conclusa, è la ricostituzione di un brano di tessuto urbano che si pone in continuità con la città storica.

Casa in Walsh Street, Melbourne

Negli anni Cinquanta, il maestro australiano Robin Boyd nel progettare la sua casa ne fa un autentico manifesto del suo modo di vedere l’architettura. Il grande velario di legno che copre per intero l’edificio protegge in parte anche la corte interna e, magistralmente, dà domesticità a tutta l’abitazione. Ancora oggi, come sede della Robin Boyd Foundation, la casa conserva intatte le sue qualità spaziali.

Questioni d’interni

Due interventi puntuali, uno in uno spazio privato e l’altro in un’istituzione pubblica, ci permettono di affrontare il tema dell’architettura d’interni dal punto di vista della sua specificità e capacità di conformare i luoghi.

Il progetto tra architettura e design

Partendo dai nuovi progetti per Molteni&C, di cui è appena diventato art director, e per Flos, l’architetto belga Vincent Van Duysen racconta a Domus la sua maniera di progettare che considera il design e l’architettura come un unico mestiere dedicato all’uomo: a partire dal disegno dei luoghi fino all’arredo e agli oggetti che ci circondano e che ci sono necessari per vivere adeguatamente.

La Hong Kong di Wang Weijen

Elzeviro: Speranze di bellezza

Dinanzi a noi, come in un trauma della mutazione, s’incarna un enigma con passaggi e trasformazioni che il mito riporta alla verità poetica della memoria: un fluire di forme scandite dal ritmo segreto della vita universale.

Rassegna: Involucri