Domus 985 è in edicola

Nel numero di novembre Domus presenta la Fondation Louis Vuitton a Parigi di Frank Gehry, la Casa delle cicogne di Terunobu Fujimori in Austria, la NBK residence di Bernard Khoury a Beirut, e i nuovi Bagni e centro sportivo di Bearth & Deplazes Morger + Dettli a St. Moritz. Nell’allegato Smart City la trasformazione delle città, dei servizi e delle tecnologie.

Domus 985, dettaglio della copertina
L’editoriale di novembre “Le cento città” affronta il tema del destino e del futuro della città storica europea a partire dai programmi elaborati dalle città italiane candidate a capitale della cultura 2019, dove si riscontra grande consapevolezza di contenuti a fronte di un’imbarazzante assenza della forma adeguata che essi dovrebbero produrre.

Domus presenta l’edificio di Frank Gehry della Fondation Louis Vuitton a Parigi, da poco inaugurato, i nuovi Bagni e centro sportivo di Bearth & Deplazes Morger + Dettli a St. Moritz, un edificio per uffici a Milano di Mauro Galantino, la poetica Casa delle cicogne di Terunobu Fujimori in Austria, e la residenza N.B.K., a Beirut, che Bernard Khoury ha realizzato per se stesso. Tra i progetti di questo mese anche la casa progettata nel 1943 da Amancio Williams per il padre musicista a Mar del Plata, Argentina.

Manolo De Giorgi prosegue la sua analisi degli interni guardando questa volta alle portinerie, luogo di mediazione tra lo spazio pubblico e quello privato, e l’antropologo Antonello Ciccozzi mette in guardia sull’assuefazione al degrado paesaggistico.

Questo mese si parla di università con Mohsen Mostafavi di The Harvard University Graduate School of Design, GSD, si guarda all’attività didattica di Chora – alla TU di Berlino e alla Metropolitan University di Londra – che si pone l’ambizioso compito di formare architetti che sappiano mettere in atto le nuove discipline e tecnologie della Smart City, infine al progetto delle Grafton per il nuovo Campus della Universidad de Ingeniería & Tecnologia (UTEC), a Lima.

La mostra di Matisse al MoMa di New York, suggerita sulla copertina del numero, è raccontata con un testo dell’artista, mentre quella di Umberto Riva al CCA di Montreal è l’occasione per rileggere la ricca produzione di lampade dell’architetto milanese.

E ancora, l’artista austriaco Peter Friedl racconta il suo progetto Rehousing (2012–2014) in cui esplora la relazione tra fatti storici, ideologie politiche e identità personali attraverso sei differenti modelli di abitazioni.

Nel Feedback di novembre la città di Trieste di Luciano Semerani che la racconta come la ricostruzione di un percorso mentale. Cristiana Collu, nell’Elzeviro, si sofferma sul noi che dovrebbe diventare “un esercizio che potrebbe tenerci più in forma, masticando il ‘noi’ non più solo come un pronome personale, ma come la modalità per abitare la terra.”

In novembre Domus è doppia: oltre al numero 985 della rivista, un allegato gratuito sulla Smart City, che approfondisce un tema cruciale per lo sviluppo delle città.

Domus 985, novembre 2014, copertina
Domus 985, novembre 2014, copertina

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