Slovenian design

I progetti dei designer sloveni e croati dimostrano il loro approccio consapevole al design ricco di contenuti sociali. Design Asobi, Grafik in Fanatik, Aleks Komel, Oloopdesign, Studio Cuculic´, Studio Jure Miklavc. Testo Maria Cristina Tommasini. Foto Oloop archive Matevž Paternoster Jernej Prelac.

A Ljubljana, il Presidente della Repubblica, in diretta televisiva, assiste alla consegna di un premio di design. In Italia non accade, perché il Bel Paese, in fondo, al design crede poco. Lo considera un fenomeno riservato a pochi addetti o uno stratagemma per rendere più costosi i prodotti. Una lettura meno cinica potrebbe portare invece a dire che il design in Italia è così diffuso da non essere più percepito come una qualità da sottolineare: permea di sé l'intero Made in Italy, è scontato come il sole che sorge e tramonta ogni giorno. Ma l'Italia è un Paese contraddittorio, in cui lusso e discariche sembrano essere le due facce di una stessa medaglia.

Ci piace il bello, siamo capaci di crearlo apparentemente senza sforzo, e conviviamo con il brutto, talvolta lo spregevole. Niente serve a capire il proprio Paese quanto visitarne altri. Percorrendo le vie della capitale della Slovenia, forse la più dinamica tra le repubbliche nate dall'ex Jugoslavia, si percepisce immediatamente che i ponti sono al centro della vita cittadina. Il monumento più famoso di Ljubljana è il Tromostovje, un triplo ponte formato da un ponte di pietra del 1842 cui vennero aggiunti nel 1931 due ponti laterali progettati da Jože Plecnik. Il Tromostovje potrebbe essere considerato una metafora: suggerisce che lo stesso traguardo si può raggiungere contemporaneamente percorrendo strade diverse, e che il percorso è importante quanto la meta. Il design è il 'ponte' al quale la dinamica industria slovena si affida per superare un passato problematico e affrontare con determinazione il mercato globale. Con lungimiranza, già dal 1964 Ljubljana ospita BIO, un premio biennale di design, all'epoca l'unico organizzato da un Paese oltre cortina di ferro. Aperto ai contributi internazionali, vagliati da una commissione e da una giuria anch'esse internazionali, il premio BIO permette di avvicinare le espressioni più interessanti del design di questa area geografica.

Confrontarsi coi designer sloveni e croati è stimolante quanto scoprire che l'opera di Jože Plecnik permea tuttora tutta Ljubljana. Nella sua modesta casa studio, ora trasformata in un commovente museo, Plecnik seppe fondere culture e tradizioni, progettando architetture che sono davvero dei ponti tra genti di diversa etnia. Il guardare oltre, implicito in qualsiasi attività di progettazione, diventerà mai prassi propedeutica, e diffusa, al reale miglioramento delle condizioni di vita di tutti e di ciascuno? Soffermandosi su uno dei progetti presi in esame da questo articolo – Guardian System, un'apparecchiatura per il disarmo sicuro delle munizioni, progettata da Aleks Komel – la domanda diventa pleonastica.

Oloopdesign E' un gruppo di tre donne designer: Tjaša Bavcon (1975), Katja Burger (1974), Jasmina Fercek (1969), tutte e tre con Master in Textile Design. Squareplay (2006), un campogiochi tessile. È realizzato in feltro industriale di lana, lycra, e schiuma di PU. Woolen Soaps (2005), pura lana e sapone uniti in un unico oggetto per la cura del corpo, in particolare per l'igiene di mani e piedi dei bimbi. Flying Slippers (2005), in feltro industriale di lana. Ciabatte e tappeto formano un unico oggetto; quando non servono, le ciabatte possono essere reinserite nel tappeto.

Studio Cuculic´ Vanja Cuculic´ (1979, Zagabria) è fondatore, senior designer e art director dello Studio Cuculic´, di cui fanno parte anche Maja Draganic´ (junior designer) e Željka Pencinger (senior designer, art director). Booklet for 40ish sheets of paper (catalogo di carte della cartiera Igepa Plana Papiri, d.o.o.), BIO 2008 Gold Medal. Dalla motivazione della Giuria: "La miscela di immagini e poesia con differenti tecniche di stampa crea un'esperienza unica per chi la guarda, cosa raramente riscontrabile nei cataloghi commerciali".

Studio Jure Miklavc Jure Miklavc, laureato in Industrial Design all'Accademia di Belle Arti di Ljubljana, è industrial designer della società Alpina per l'intera gamma di scarponi da sci e da cross-country. Binom (2008) è una linea di scarpe sportive multivolume che nascono da una campagna di misurazioni e di studi ergonomici. Solette a controllo di volume, VCP, integrate in ciascuna scarpa e rimovibili (entrambe o una sola), permettono di adattare la scarpa a qualsiasi tipo di piede (coprendo l'85% delle differenze riscontrate). Lo studio miklavc è formato da Jure Miklavc, Barbara Šušteršic, Jaka Verbic, Jože Carli.

Asobi E' uno studio di consulenza, guidato da Gorazd Malacic, specializzato in product design e design management. Lo studio ha ricevuto l'incarico di sviluppare un sistema di arredi urbani da utilizzare sulla via Slovenska, la strada principale che attraversa il centro di Ljubljana. Ljubljana chair è un sistema modulare e flessibile che permette di costruire diversi tipi di seduta, dalle poltroncine singole alle lunghe panchine. I due moduli di costruzione principali realizzati in ARprO ©, uno con e l'altro senza schienale, offrono numerose possibilità di composizione.

Grafik in Fanatik E' una società rappresentata da due giovani creativi: Primož Tomsic, pittore, e Aljosa Podbrscek, ingegnere. U-Bathroom, il sistema da loro disegnato per Kolpa, è un arredamento completo per la stanza da bagno, comprendente specc hio, lavabo con portasalviette e trolley su ruote. I vari prodotti sono stati progettati per essere contenuti in una confezione di vendita in cartone, simile a una valigia, che può essere usata per trasportare l'intero arredamento: il packaging ha infatti sul fondo dei buchi per far passare le ruote del trolley.

Aleks Komel Aleks Komel ha ricevuto nel 2008 uno dei BIO Quality Concept Award per il Guardian System, un dispositivo per il disarmo sicuro dei componenti delle munizioni, progettato per Izop, d.o.o. Nella motivazione della giuria si legge: "Questo prodotto non è solo ben disegnato dal punto di vista formale, ma offre anche una soluzione a un problema serio, diventando così un potenziale dispositivo salvavita".

Oloopdesign, Squareplay (2006)
Oloopdesign, Squareplay (2006)
Oloopdesign, Flying Slippers (2005)
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Studio Cuculic´, Booklet for 40ish
sheets of paper
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Studio Jure Miklavc, Binom
(2008)
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Asobi, Sistema di arredi
urbani
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Grafik in Fanatik, U-Bathroom
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Aleks Komel, Guardian System
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