Evviva! Era ora, dopo anni di mostre populiste online, di contest digitali e biennali del manifesto che non vede nessuno. L’approdo al camposanto (via Farmacia a testa-in-giù) è manifesto. Chiaro, esplicito e senza ritorno.
E l’inutilità è già un progetto, anzi uno dei più sofisticati progetti che oggi la grafica può tentare. Esso va attentamente predisposto, e anche se Panzeri non lo fa emergere nelle brevi note di presentazione, è di certo l’orditura celata, il non detto della mostra. Insomma il manifesto è oggi e solo può essere una macchina inutile. Certo alla Munari. “Come ridevano i miei amici, – scrive deliziosamente Munari – anche quelli che stimavo di più per l’impegno che mettevano nel loro lavoro. Quasi tutti ebbero in casa loro una mia macchina inutile che tenevano però in camera dei bambini, proprio perché una cosa ridicola e da poco, mentre in soggiorno tenevano sculture di Marino Marini e pitture di Carrà e Sironi. Certo che in confronto a una pittura di Sironi, dove si vede l’unghiata del leone, io, col mio cartoncino e i fili di seta, non potevo essere preso sul serio”. (1966)
dal 1 dicembre 2015 al 10 gennaio 2016
Fata Morgana
Farmacia Wurmkos
via Puccini, 60 Sesto San Giovanni (Mi)