Il disegno dell’oggetto

Alla Escola da Cidade di San Paolo, Brasile, nel corso “Desenho do objeto” gli studenti hanno compreso le difficoltà del disegno di un oggetto, man mano che, realizzando i prototipi, si imbattevano nei problemi concreti.

Se intendiamo il disegno come una forma di linguaggio, quando esso è poco comunicativo rivela una confusione d’idee e il progetto finale che ne deriva è un discorso mal formulato. Per lo studente di architettura è difficile capire questa condizione, perché “la carta accetta tutto” e gli errori restano nascosti, dato che quasi mai si costruisce in un’aula scolastica.
Rachel Wagner, Ana Robert, A luz que pasa entre as folhas
In apertura: Emanuele D'antrassi, Tapete de L(in)uz. A sinistra: Rachel Wagner, Ana Robert, A luz que pasa entre as folhas
Due anni fa, col proposito di aiutare gli allievi ad affrontare il problema, ci è stato chiesto di tenere un corso (intitolato “Desenho do objeto”, Disegno dell’oggetto) presso la cattedra di Design della Escola da Cidade. Abbiamo pensato che la questione centrale fosse quella di far capire agli allievi le difficoltà che avevano nel disegnare, cosa possibile solo se avessero visto i loro progetti realizzati. Allora abbiamo proposto un corso in cui l’allievo doveva disegnare il proprio progetto e, subito dopo, costruirlo. È impossibile, per sei mesi, fare una cosa del genere con una casa, ma si può fare con un oggetto: sedie, giocattoli, installazioni o apparecchi di illuminazione, come nel caso di questo semestre, di cui si pubblicano qui i lavori.
Romulo Machado, Rafael Miranda, Statera
A sinistra: Stefano Marongiu, Bujaca. A destra: Camilo Concha, Thiago Benucci, Pratopreto
Il corso, malgrado la sua ancor breve esistenza, sta ottenendo ottimi risultati. Gli allievi vengono stimolati a rivedere la loro percezione del progetto non appena cominciano la costruzione dell’oggetto e si imbattono in problemi concreti. In questo processo c’è un’oscillazione costante dal disegno all’oggetto, passando per plastici e prototipi. Nel caso degli apparecchi di illuminazione, gli allievi hanno potuto capire che lo stesso progetto può avere molteplici aspetti da ponderare: se l’uso del pezzo determina una presa di partito generale del suo disegno, la fonte, il tipo e il colore della luce, la presenza o no di pannelli riflettenti, i materiali e le rifiniture, tutto forma un complicato rompicapo che pian piano modifica notevolemente lo schizzo originario. Si scoprono agganci e dettagli, si testano materiali diversi, mentre problemi di fisica e di ingegneria vengono messi sulla carta per poi tornare nello spazio.
In questo processo non c’è un’intenzione di produrre prototipi industriali, ma si apre l’opportunità di pensare gli oggetti in modi non convenzionali, stimolando appropriazioni concettuali dei material bruti, costituendo delle specie di ready-made. Anche la scala ridotta fa sì che non si perda la percezione della totalità del progetto e che il ritorno sulla carta avvenga con agilità.
Alla fine, gli oggetti vengono discussi fra gli allievi in classe e, subito dopo, si allestisce un’esposizione, affinché tutta la facoltà possa vedere e, in qualche modo, interagire con quanto è stato sviluppato nel corso.
© riproduzione riservata

agosto–novembre 2014
Desenho do objeto
Escola da Cidade
Tutor: Alexandre Benoit, Guilherme Mendes da Rocha, Danilo Zamboni. Grazie a Rafic Farah, Carol Tonetti e al designer Fernando Prado, che durante il corso hanno tenuto una stmolante lezione.
Studenti: Adriana Domingues, Alessandra Peviani, Ana Carolina Campos, Ana Tranchesi, Anna Robert, Antônio Prado, Ariel Somekh, Bárbara Fernandes, Bárbara Amaral, Beatriz Hoyos, Camilo Concha, Cauê Marins, Emanuele Antrassi, Francy Woo, Gabriel Roemer, Giulia Godinho, Guega Carvalho, Guilherme Yamamoto, Gustavo Cavalcanti, Helena Kozuchowicz, Helena Caixeta, Julia Pinto, Juliana Ricci, Laila Salman, Laura Peters, Leandra Miyasaka, Leticia Amado, Luisa Cleaver, Manoela Pessoa, Manuela Lourenço, Marcela Lino, Marcelo Moreno, Maria Pia Fahhan, Mariana Geroldo, Marília Correa, Marina Cecchi, Marina Ribeiro, Martha Levy, Morena Costa, Pauline Semitela, Pedro Rasello, Rachel Wagner, Rafael Miranda, Rebeca Cabral, Roberto Brotero, Rodrigo Voegeli, Romulo Machado, Thiago Benucci, Stefano Marongiu, Victoria Laste, Willian Fante

Ultimi articoli di Design

Altri articoli di Domus

Leggi tutto
China Germany India Mexico, Central America and Caribbean Sri Lanka Korea icon-camera close icon-comments icon-down-sm icon-download icon-facebook icon-heart icon-heart icon-next-sm icon-next icon-pinterest icon-play icon-plus icon-prev-sm icon-prev Search icon-twitter icon-views icon-instagram