Glithero: Made-to-Measure

Invitato dallo Zuiderzee Museum a riflettere sul tema dell'eredità immateriale, studio Glithero, tra le numerose antiche tecniche artigiane, ha scelto quelle del fabbricante di organi e del tessitore.

Ogni anno lo Zuiderzee Museum commissiona ad artisti o designer di primo piano un progetto in base a un tema annuale. Nel 2013, il tema era “eredità immateriale”.

Questo termine si riferisce a tutto ciò che appartiene al passato ma non è tangibile, e viene trasmesso sotto forma di storie, pezzi di saggezza, antichi detti e competenze legate alle tecniche di lavorazione artigianali.

Lo studio Glithero è formato da Sarah van Gameren (Paesi Bassi) e Tim Simpson (Inghilterra). Dopo gli studi in design nei rispettivi Paesi, hanno frequentato il Royal College of Art di Londra. Da allora, hanno iniziato a collaborare in diversi Paesi europei lavorando a progetti che sottolineano invariabilmente “il momento magico della trasformazione”.

Quello che Glithero ha cercato di rendere visibile con questo progetto non è stato un quadro nostalgico di vecchi mestieri, ma piuttosto una moderna traduzione filosofica. Glithero ha usato le storie parallele di due artigiani per attirare l'attenzione sui temi comuni, i tratti, le sfide e le idee che riguardano la saggezza e l'eredità. Attraverso un processo di collaborazione, hanno incoraggiato gli artigiani a considerare se stessi e la loro attività lavorativa da un punto di vista nuovo e, spingendoli lontano dalle convenzioni dei loro mestieri, sperano di ottenere risultati inediti e miracolosi. La mostra comprende non solo i prodotti finali di questo lavoro di ricerca, ma anche gli elementi della ricerca stessa.

Dalla moltitudine degli antichi mestieri, Glithero ha scelto quelli del fabbricante di organi e del tessitore. Questa scelta è nata dalla constatazione della sorprendente somiglianza tra le due tecniche: in entrambe i casi, l'artigiano fora delle schede di carta, che contengono le istruzioni per il funzionamento di una macchina. Ogni foro è responsabile di un comando che, in sequenza, permette a una macchina di suonare (nel caso dell'organo) e di tessere (nel caso del telaio). Questa somiglianza è stata fonte di ispirazione per i designer, curiosi di sapere se una scheda perforata per organo potesse essere utilizzata come input anche per un telaio. In altre parole, se il know-how di una disciplina potesse essere tradotto nell'altra con il risultato di “tessere musica”.

Nel film che completa il progetto, Glithero riprende due artigiani consapevoli di essere gli ultimi superstiti a praticare ciascuno il proprio mestiere. La loro esperienza e le loro storie stanno scomparendo. In questo modo, Glithero vuole darci un assaggio dei diversi aspetti della scomparsa di un mestiere e, più in generale, degli artigiani. L'interazione e il collegamento tra i due sono trattati attraverso un'invenzione dei designer: la traduzione di musica d'organo in modelli per la tessitura. Tutti gli oggetti in mostra sono il risultato di questo esperimento. Attraverso il film e una serie di manufatti, Glithero salva parte di know-how, ricordi, routine e tradizioni di questi artigiani.