Design belga. Vi dice qualcosa? E 'scena' belga del design? Ancora niente? Allora fa lo stesso, perché, se ne avete sentito parlare, vi siete sbagliati: non esiste nulla del genere. Lo so perché me lo hanno detto alcuni designer belgi e altri personaggi attivi nella "non-scena" locale. Che hanno risposto in modo unanime alle seguenti domande: Esiste qualcosa che si possa definire design belga? No. Sentite di appartenere a una comunità di designer? No. Riconoscete l'esistenza di tratti tipicamente belgi nel design? No. Eccovi accontentati. Avreste avuto l'articolo più breve del mondo. Eppure, dall'esterno, si nota che in quest'angolo del Nord Europa sta succedendo qualcosa di molto interessante. Forse però è meglio non provare a dargli un nome. Se anche nei momenti più felici ascrivere delle caratteristiche nazionali al design può rivelarsi un problema, nel caso del Belgio, un Paese con tre lingue ufficiali (francese, fiammingo e tedesco) e spaccato da differenze regionali, questo è ancora più difficile.
"Il Belgio è un Paese inesistente, una costruzione artificiale", afferma Jan Boelen, direttore del Centro d'arte contemporanea Z33 di Hasselt, galleria di design con uno dei programmi espositivi più regolarmente stimolanti in Europa. Boelen continua spiegando come, con i fondi per la cultura assegnati su base regionale—con l'educazione e i media ugualmente divisi secondo linee locali—sia difficile parlare di una 'scena' coerente.
Uno dei caratteri tipici dei belgi è che, essendo stati dominati da una serie di potenze straniere—Francia, Olanda, Germania e Spagna—, essi sono storicamente sospettosi nei confronti delle forze di Governo, e più propensi all'individualismo e all'autodeterminazione. "Penso che si tratti certamente di un'attitudine diffusa", dice Boelen. "Non segui le regole ma cerchi un varco nella legislazione per poter fare le cose a modo tuo". E Z33 è un ottimo esempio, perché in assenza di una strategia nazionale per il design—simile a quella che si può trovare nella vicina Olanda—, tutto dipende dall'intraprendenza dei singoli. A dieci anni dalla fondazione, Z33 è diventato l'epicentro del dibattito sul design nel Paese, impegnanto a fondo nell'esplorare gli estremi confini della disciplina.
Se è vero che in Belgio non esiste un’identità comune, c’è almeno una massa critica. Si sta delineando qualcosa di simile a un momento di forte slancio