Al caffè delle riparazioni

Cresce il numero dei gruppi che si dedicano alle riparazioni, invertendo la tendenza della società contemporanea alla mentalità dello scarto, semplicemente riparando quel che si rompe e diffondendo la consapevolezza in materia.

Una volta, quando una cosa non funzionava più, di solito la si riparava. Nella nostra indaffarata vita moderna quest'abitudine è andata perduta. Anzi: l'aspettativa di vita dei nuovi prodotti sta diventando più breve e di solito costa meno comprare un prodotto nuovo che ripararlo. Ma sta diffondendosi un movimento alternativo di riparatori, fatto di persone che vogliono diventare consumatori più consapevoli e acquisire determinate competenze in fatto di riparazioni.

Il nuovo movimento della riparazione non si contrappone al consumismo in sé, ma in quanto connesso alla mentalità dello scarto. Le riparazioni sono un modo per accrescere la consapevolezza del modo in cui consumiamo gli oggetti: per esempio di come l'obsolescenza programmata fa sì che la maggior parte dei prodotti immessi oggi sul mercato siano progettati per durare solo per un certo numero di anni. Riparare significa anche dare al pubblico strumenti e competenze per riparare i propri oggetti e non farsi coinvolgere in questo circolo vizioso.

Importante esempio concreto dello sviluppo del movimento della riparazione è la fondazione Repair Café, organizzazione olandese senza fini di lucro che realizza centri di riparazione comunitari in tutta l'Olanda. La storia di Repair Café nasce nel 2008 con il Manifesto della riparazione di Platform 21, collettivo di progettisti di Amsterdam (oggi non più attivo). "Ciò che ci ha indotto a redigere il manifesto è stata la predilezione del gruppo per il non perfetto, di cui gli oggetti riparati sono parte", ricorda Joanna van der Zanden di Platform 21. Con la parola d'ordine "Smettere di riciclare, cominciare a riparare" il manifesto si contrapponeva ai movimenti ambientalisti che trascuravano completamente il concetto di riparazione. Nacque immediatamente un'onda di sostenitori e nei mesi seguenti Platform 21 allestì una mostra, delle conferenze e dei laboratori, tutti relativi al tema delle riparazioni.
Incontro in un repair café di Amsterdam
Incontro in un repair café di Amsterdam
Martine Postma, fondatrice di Repair Café, capitò per caso in una di queste manifestazioni e la colpì il fatto che si potesse ricominciare a fare riparazioni. "Una volta lo si faceva normalmente. Perché non lo si fa più?", ricorda. Da allora l'ex giornalista iniziò a raccogliere contatti e i primi incontri dei riparatori avvennero nel 2010. Poi venne costituita la fondazione Repair Café, con il contributo finanziario dello Stato olandese e di altre istituzioni. La fondazione fornisce assistenza a chi è interessato a creare propri incontri tra riparatori, mettendo a disposizione delle istruzioni di base e, se necessario, una consulenza. Dall'inizio dell'attività quasi quaranta diversi centri, diffusi in molte città olandesi, ospitano riunioni di riparatori.
Incontro in un repair café di Amsterdam
Incontro in un repair café di Amsterdam
Le riunioni di Repair Café hanno luogo solo due o quattro volte al mese, nella maggior parte dei casi, e di solito si tengono nei centri comunitari. L'organizzazione si fonda esclusivamente su volontari che forniscono l'aiuto della loro competenza, e si assicurano che ciascuno abbia la sua tazza di caffè. Nei luoghi di riunione c'è ogni genere di strumenti e di materiali e a ogni riunione sono presenti anche volontari specializzati: è molto importante, per esempio, avere degli elettricisti che aiutino a riparare i piccoli elettrodomestici. Queste iniziative implicano la convergenza di interessi non solo di sostenibilità ma anche sociali, dato che servono a far incontrare le persone e allo scambio delle idee. "L'idea è di fare le riparazioni insieme", spiega Postma. L'obiettivo del trasferimento dei saperi entra in tutte le conversazioni. "Trasferimento dei saperi collegato con la tutela dell'ambiente", secondo la definizione di Annette Posthumus, del Repair Café di Rotterdam.
Il movimento delle riparazioni non mostra segni di rallentamento e crescono i suoi sostenitori che intendono cambiare il loro rapporto con gli oggetti.
Incontro in un repair café di Amsterdam
Incontro in un repair café di Amsterdam
La fondazione sta attirando parecchia attenzione da parte dei media: proprio i giorno precedente il mio incontro con Postma a una riunione di riparatori ad Amsterdam, un'emittente televisiva nazionale e un giornale tedesco avevano prenotato un'intervista, il che apriva la strada dell'espansione in tutto il mondo a qualcosa che era partito come un'istituzione olandese. "Può funzionare dovunque", afferma Postma. La fondazione ha già tradotto tutti i suoi documenti in inglese e comincia a stringere contatti internazionali con chi, in altre parti del mondo, vuole dar vita a questo genere di incontri. Appartengono a questa categoria gli incontri di riparatori che da poco hanno iniziato ad aver luogo nella città di Santos, in Brasile. "A quel che ne sappiamo siamo i primi in Brasile e in tutto il Sudamerica", dichiara Tássia Tostes di Andes, l'associazione senza fini di lucro che organizza le riunioni di Café Conserto. All'ultima c'erano più di cinquanta persone. "È la soddisfazione di riparare qualcosa senza costi aggiuntivi, e anche di passare un pomeriggio piacevole, incontrando delle persone e lavorando insieme. Sono interessi economici, sociali ed ecologici", aggiunge.
Incontro all'aperto in un repair café di Amsterdam
Incontro all'aperto in un repair café di Amsterdam
Oltre alla rete di Repair Café anche altri gruppi stanno ospitando analoghi incontri di riparatori, come il Fixers Collective di New York, nato nel 2008, che si incontra con regolarità per attività di riparazione in comune. Sempre negli Stati Uniti si stanno attivando altri gruppi di riparatori. La presenza online del movimento delle riparazioni si rivolge a chi vuole impegnarsi da casa. Siti web come howstuffworks.com oppure ifixit.com forniscono guide particolareggiate sul modo di riparare oggetti specifici, offrendo anche luoghi di dibattito e di scambio di informazioni aperti a tutto il mondo.
Repair café a Santos, Brasile
Repair café a Santos, Brasile
Il movimento delle riparazioni non mostra segni di rallentamento e crescono i suoi sostenitori che intendono cambiare il loro rapporto con gli oggetti. Tramite la riparazione il rapporto con l'oggetto diventa più importante e si arricchisce, creando una narrazione tra la persona e l'oggetto. È anche un processo di apprendimento, nonché un modo di acquisire qualche controllo sulla tecnologia, semplicemente tramite la capacità di ripararla da sé. L'eredità del manifesto di Platform 21 verrà sicuramente raccolta da Joanna van der Zanden. Quest'estate a Boisbuchet ha condotto un laboratorio intitolato La riparazione come gesto di resistenza, e sta progettando una nuova mostra e un libro sull'argomento, in coerenza con il secondo punto del manifesto della riparazione, che si rivolge direttamente ai progettisti: "Rendete riparabili i vostri prodotti. Comunicate informazioni chiare e comprensibili sulle riparazioni fai da te".
Repair café a Santos, Brasile
Repair café a Santos, Brasile
Repair café ad Amsterdam
Repair café ad Amsterdam

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