Prima opera di un’artista donna a entrare nella collezione del neonato museo americano, Colazione in pelliccia in questa mostra non c’è – “non viene più concessa in prestito dal MoMA perché troppo fragile”, si legge in una nota. Un’assenza che pesa. Al suo posto, una fotografia di Man Ray (Le déjeuner de Meret Oppenheim, 1936), in cui si vede l’irsuta tazza proiettare la sua ombra sfilacciata su un glabro ripiano e, accanto, il collage Souvenir della Colazione in pelliccia, realizzato con molto spirito dall’artista nel 1970. Uno scherzo da intenditori. Questo incontro calamitoso fra organico e inorganico (un altro esempio in mostra è Scoiattolo [1969], un boccale di birra con una coda di roditore al posto del manico) informa di sé tutta l’opera di Oppenheim.
fino al 28 maggio 2017
Meret Oppenheim. Opere in dialogo da Max Ernst a Mona Hatoum
a cura di Guido Comis
MASILugano – Museo d’arte della Svizzera italiana
Piazza Bernardino Luini 6, Lugano