È importante richiamare l'attenzione sul valore di questo genere di festival nell'attuale situazione di Barcellona e del resto della Spagna. I notevoli tagli economici degli ultimi anni hanno toccato fortemente il mondo della cultura, al punto da pregiudicare i programmi di famosi musei o perfino di portare alla chiusura di alcuni fra i centri più attivi, come testimonia la vicenda del centro Can Xalant. In questo contesto, lo svolgimento di un festival indipendente implica anche un dibattito riflessivo e critico attraverso i film presentati, divisi in due categorie: lungometraggi (finzione e documentari) e cortometraggi (finzione, documentari e animazione).
Il cinema è una grande piattaforma di comunicazione; le nuove tecnologie si mescolano con quelle più tradizionali per presentare storie di finzione o animazione diverse quanto interessanti, il che ci ricorda una conversazione fra Vicente Molina Fox e Susan Sontag, nella quale lei afferma: "Di che genere di cinema stiamo parlando? […] Oggi come oggi, con le nuove tecnologie di cui disponiamo, è molto facile fare cinema. Penso alla natura portatile e al basso costo delle videocamere. L'approccio che consiste nel voler fare film difficili e sofisticati, per poi deprimersi perché non arrivano a un vasto pubblico, mi sembra ingenuo. Ma se vuoi arrivare a un pubblico serio che possa davvero apprezzare la tua arte, esistono molte forme di distribuzione alternativa". Quest'anno in particolare troviamo vari film che ci parlano di spazio, nel modo in cui intende il termine Perec, che sostiene: "A conti fatti, gli spazi si sono moltiplicati, frammentati e diversificati. Ne esistono di tutte le specie e di tutte le dimensioni, per tutti gli usi e per tutte le funzioni".
L'Alternativa 2012 offre spazi frammentati che però, accomunati dalla selezione del festival, acquisiscono unità e comunicano un messaggio.