Vivere la Senna

Il comune di Parigi lancia “Les Berges de Seine” per riconquistare le rive della Senna. E punta a connettere un tratto della rive gauche di circa 2,5 km, attraversato da cinque ponti.

Una nuova passeggiata urbana – che parte dal Musée d’Orsay e arriva al Musée du Quai Branly – presenta al pubblico diversi modi d’uso che si sviluppano attorno a tre temi principali: natura, sport e cultura.
Berges de Seine. Photo © Maxime Dufour Photographies

Già dal 2010, dopo aver riattivato la rive droite con le spiagge effimere in estate, Parigi si ostina a ripensare le sponde della Senna. L’amministrazione ritiene che le aree lungo il fiume siano un luogo con enormi potenzialità e che bisogna investire nella valorizzazione di questi luoghi con attività prettamente urbane.

In tal senso, se l’amministrazione comunale aveva proposto l’evento “Paris Plage” in estate, individuando alcuni punti sui quali installare delle vere e proprie spiagge pop-up, adesso cerca anche di coprire un’altra stagione dell’anno – la primavera – con un evento atto a testare ulteriori possibilità di convivialità per i parigini.

Berges de Seine. Photo © Maxime Dufour Photographies

Lungo la passeggiata, vi sono degli spazi propizi al rilassamento: la Verger, un frutteto con tante essenze nel quale addentrarsi per imparare dalla natura; lo spazio Zen, dove praticare Yoga con un maestro; gli Zzzz, container rivisitati dentro ai quali ci si può intrattenere con dei giochi da tavola messi a disposizione per tutti e pranzare insieme agli amici; i “Jardins Flottants” di Niki de Saint Phalle, cinque isole legate fra di loro, un piccolo arcipelago verde sull’acqua.

Ai piedi del ponte di Solferino, di fronte al Musée d’Orsay, una gradinata costruita per l’occasione connette il livello della strada con la banchina del fiume, offrendo una connessione fluida fra spazi che normalmente non comunicano. La gradinata è utilizzata in coppia a un palco galleggiante per concerti e spettacoli.

Berges de Seine. Una pista per correre i 100 m. Photo © Maxime Dufour Photographies
Sulle pareti lungo la Senna, trovano spazio le opere degli artisti Sambre/Street art, Baudelocque e Hopnn. Il francese Sambre crea una seconda pelle ai muri della banchisa, utilizzando pezzi di mobili per fare delle sculture tridimensionali, dei segmenti intrecciati di legname: “in pratica, il legno dei mobili, si fa una breve pensione balneare prima di divenire spazzatura” nelle sue stesse parole. Philippe Baudelocque interpreta una scultura di Alfred Jacquemart, che si trova al Musée d’Orsay: la ridisegna su una grande superficie in ardesia, utilizzando un’estetica già sperimentata nella sua famosa serie “Cosmic Animals”: traccia in modo sofisticato un ammasso di cellule che copre la pelle dell’animale. Infine Yuri Hopnn, artista che lavora tra Italia e Francia, offre al pubblico tutta una serie di dipinti e poster di grandi dimensioni dove viene proposto – come leit-motif – il tema della bicicletta.
Berges de Seine. Photo © Berges de Seine
Oltre agli interventi di street art vi sono anche delle dance hall dove chiunque abbia un iPod può suonare la propria musica o connettersi e sfidare altri dj improvvisati. Un modo molto apprezzato dal pubblico per via della possibilità di essere protagonisti e partecipare. Per i più piccoli, in prossimità della passerella Senghor, sono stati predisposti delle “tende-compleanno” (tipis d’anniversaire) e vari giochi da terra e muro fra i quali un muro d’ardesia gigante sul quale disegnare (lo stesso utilizzato da Baudelocque). Vicino al Pont des Invalides, si trova una scalata per giovani avventurieri che viene particolarmente apprezzata. Per gli sportivi, lungo tutto il percorso vi sono degli attrezzi per la ginnastica, nello spazio Zen si possono praticare yoga, pilates, zumba o fitness – gratuitamente e seguiti da istruttori. Sono anche state tracciate delle piste per correre i 100 m e misurare le proprie performance.
Jardins flottante. Photo © Maxime Dufour Photographies
Il progetto generale è stato concepito e sviluppato da un’équipe multidisciplinare composta da Didier Fusillier, direttore di Lille 3000, al quale si deve la concezione artistica, Artevia, incaricata della produzione e coordinazione e Carat Sport per l’animazione sportiva, determinante per la riuscita dell’evento. I vari interventi architettonici sono opera di Franklin Azzi Architecture e tutta la comunicazione grafica e la segnaletica che ravviva i tre porti si deve a Change is Good. Unico nel suo genere, questo progetto offre agli abitanti del quartiere, ai parigini, ai turisti di passaggio, agli appassionati dello sport, della cultura e della natura una grande diversità di proposte attorno a quella che gli organizzatori chiamano “cooperativa d’idee” che mette in risalto la ricchezza creativa della capitale francese.
© riproduzione riservata
Berges de Seine. Photo © Maxime Dufour Photographies


Les Berges de la Seine
Concezione creativa
: Lille3000/ Didier Fusillier, Thierry Lesuer
Design e utilizzo del sito: Azzi Architecture/ Franklin Azzi, Anne Magdalena
Animazione sportiva: CARAT SPORT/Olivier Bischoff, Julie Gavrel
Comunicazione grafica e segnaletica: CHANGE IS GOOD/José Albergaria, Rik Bas Backer
Organizzazione dell’evento: ARTEVIA/Alain Thuleau, Pierre Grand, Annette Poehlmann

 

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