In viaggio con i librotraficantes #1

Da Houston a El Paso, prima tappa al seguito dei contrabbandieri di libri che hanno attraversato il sud degli Stati Uniti organizzando biblioteche temporanee, letture sovversive e dibattiti nelle città dove le autorità hanno vietato l'insegnamento di classici della letteratura chicana.

È un pigro lunedì mattina e i cieli di Houston hanno appena scaricato la prima grande pioggia dopo otto mesi di straordinaria siccità. Davanti al negozio di souvenir del vecchio Macario Ramirez si è radunata una piccola folla composta da maestri elementari, sindacalisti, fotografi, signore con bimbi nel passeggino. Un prete dai capelli grigi si fa spazio tra telecamere, cesti di frutta e pile di valigie ammassate sul marciapiede, e ci dà la sua benedizione. Sto per partire con una carovana di book smugglers, contrabbandieri di libri, verso l'Arizona, dove le autorità hanno appena cancellato il corso di Mexican-American studies e vietato l'insegnamento di classici della letteratura chicana come La Casa di Mango Street e persino La Tempesta di Shakespeare, per paura che instillasse nei pupilli del sentimento anti-patriottico.

Così, nel giro di qualche settimana, è stato organizzato il progetto Librotraficantes: un autobus che attraverserà tutto il Southwest americano, dal Texas fino a Tucson, passando per città-simbolo della cultura fronteriza come San Antonio, El Paso e Albuquerque. Lungo il percorso verranno aperte biblioteche temporanee con i testi proibiti; si terranno letture "sovversive", dibattiti, incontri tra comunità; si darà il via a quella che Tony Diaz, 42 anni, insegnante, autore e ideatore dell'iniziativa chiama, con entusiasmo, la Latino Renaissance: "Quello che è stato fatto in Arizona non deve diffondersi in altri Stati. Vorrebbero costringere i ragazzi a studiare solo il mito ovattato dei Padri Fondatori. Dobbiamo dimostrare di essere vigili, di saper difendere la nostra storia, la nostra cultura; dobbiamo rispondere con l'unione delle nostre forze".
Il pullman dei librotraficantes
Il pullman dei librotraficantes
Nella soleggiata San Antonio il 61% della popolazione è di origine ispanica, e la comunità è rappresentata in ogni settore della vita pubblica. A cominciare dalla poltrona di sindaco, dove troneggia il 37enne Julian Castro, studente esemplare a Stanford, fratello gemello di Joaquin Castro, deputato e influente politico locale, il quale ci accoglie una volta scesi dall'autobus: proprio davanti il sacrario di The Alamo, caro a John Wayne, davanti al quale migliaia di turisti White Americans sono in coda. I caravanisti, per l'occasione, montano degli scaffali pieni di libri censurati, e davanti ai giornalisti presenti. Le storie che vengono portate in piazza sono di dolorosa memoria: l'editrice e poetessa Lorna Dee Cervantes, monumento vivente per la cultura chicana degli ultimi quarant'anni, racconta quando i suoi professori, al liceo, le sconsigliarono di iscriversi all'università, non essendo lei, una latina, "materiale da college". C'è poi la toccante cerimonia del cappello del bracero, bracciante, un tempo appartenuto al sindacalista César Chávez e che ora viene indossato, a turno, da tutti i librotraficantes, a testimoniare una continuità di impegno nella difesa degli oppressi. In serata tutti al centro culturale Guadalupe, pieno zeppo, a leggere brani tratti dai libri censurati.
L'intervento di Tony Diaz, insegnante, autore e ideatore della <i>Latino Renaissance</i>. Photo Gabriel Carmona
L'intervento di Tony Diaz, insegnante, autore e ideatore della Latino Renaissance. Photo Gabriel Carmona
Il Texas, nonostante la sua fama, non è un gigante reazionario. Se le sterminate pianure del nord e le aree rurali sono di dominio repubblicano, le grandi città e le contee che si affacciano sul Rio Grande sono saldamente in mano democratica. Houston ha la prima sindaca dichiaratamente lesbica del paese. Lo spicchio di terra chiamato "The Valley", tra il confine col Messico e il Golfo, ha visto percentuali di voto per Obama che superano l'80%. L'identità texana è dicotomica, come la sua mappa etnica e politica.
Mappa del viaggio dei Librotraficantes
Mappa del viaggio dei Librotraficantes
L'autobus arriva a El Paso, a otto ore da San Antonio – unico stop lungo la strada: il villaggio-autogrill di Fort Stockton, che deve la sua esistenza ai camionisti che vi si fermano per una sosta – e c'è l'occasione per riflettere sul concetto di "frontiera". El Paso è una delle dodici twin cities che punteggiano i 3.000 chilometri di confine tra Messico e Stati Uniti: per ogni città che sorge sul lato americano, ce n'è un'altra, speculare, sul lato messicano. Come in una Berlino anni Sessanta, ma traslocata nel deserto, il lato americano è militarizzato, razionalizzato, controllato in ogni centimetro di spazio, ma con un'economia in fermento, dove si costruisce, si assiste ad un importante flusso d'immigrazione. El Paso è una città universitaria vivacissima, orgogliosa della sua produzione letteraria e dei suoi poeti. Incontriamo Griselda Liz Munoz detta "La Rana", 25enne cantrice della causa mestiza; visitiamo la sede della Cinco Punto Press, editore indipendente che da due decenni valorizza la commistione tra modernità e tradizione popolare. En el otro lado, invece, quello di Juarez, regna una festosa anarchia mortifera, con vistose processioni cattoliche, le stragi delle narco-guerre e un'architettura sviluppatasi senza regole.
La benedizione prima di intraprendere il viaggio, tra telecamere, cesti di frutta e pile di valigie ammassate sul marciapiede
La benedizione prima di intraprendere il viaggio, tra telecamere, cesti di frutta e pile di valigie ammassate sul marciapiede
Eppure in ogni border town il lato Nord non può vivere senza quello Sud; i diciottenni yankee di El Paso visitano da pendolari Juarez, e viceversa – i primi in cerca di alcool a basso prezzo, i secondi di un lavoro. Le maquiladoras messicane campano di capitale statunitense, ma i giardini di Houston seccherebbero in due giorni, senza la manodopera clandestina. La creatività dei privilegiati ha bisogno dell'ispirazione dei poveri. C'è un'ibridazione, tra le due culture e le due economie: come avviene tra i membri di tribù isolate, quando tutto intorno non v'è che deserto.
Il sindaco Julian Castro accoglie i librotraficantes a San Antonio
Il sindaco Julian Castro accoglie i librotraficantes a San Antonio
Biblioteca temporanea
Biblioteca temporanea
Baby Librotraficante. Photo Gabriel Carmona
Baby Librotraficante. Photo Gabriel Carmona
Due partecipanti alla spedizione
Due partecipanti alla spedizione
L'editrice e poetessa Lorna Dee Cervantes, monumento vivente per la cultura chicana degli ultimi quarant'anni, racconta quando i suoi professori, al liceo, le sconsigliarono di iscriversi all'università
L'editrice e poetessa Lorna Dee Cervantes, monumento vivente per la cultura chicana degli ultimi quarant'anni, racconta quando i suoi professori, al liceo, le sconsigliarono di iscriversi all'università
Foto di gruppo dei librotraficantes. Photo Gabriel Carmona
Foto di gruppo dei librotraficantes. Photo Gabriel Carmona

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