Zaha Hadid a Guangzhou

Il nuovo spettacolare teatro dell'opera negli scatti di Roland Halbe.

A Guangzhou, sulla riva del Fiume delle Perle, il tanto atteso teatro dell'Opera di Zaha Hadid ritaglia un sorprendente profilo negli ex magazzini del porto di questa frenetica città cinese. Il teatro dell'Opera, che si aprirà al pubblico il 24 febbraio, sorge nel cuore del complesso culturale in riva al fiume, che comprende anche la Canton Tower dello studio Information Based Architecture. La struttura di 7.000 metri quadrati, costata 77 milioni di euro, è suddivisa in due corpi gemelli simili a massi, che fanno da collegamento a due teatri d'opera adiacenti e ai siti museali che costituiscono questa parte della città di recente costruzione. La sala è ospitata in uno blocco e il ristorante, i bar e i negozi nell'altro.

Mentre l'involucro esterno è in certo qual modo muto e pietroso nelle sue sfumature di grigio argenteo, gli interni appartengono decisamente all'altra estremità dello spettro. Le pareti della sala principale sono fragorose fasce dorate punteggiate da luci sparse. I corridoi sono una spettacolare composizione di vetrate a tasselli triangolari e fluttuanti fasce di calcestruzzo.
Liu Xiaolu, portavoce dell'opera di Guangzhou, ha dichiarato al New York Times: "La scena culturale, fino a poco fa relativamente ristretta, qui è cambiata rapidamente. Prima c'erano solo Pechino e Shanghai. I più importanti spettacoli internazionali – di lirica o di musica pop – ci passavano sopra la testa e andavano dritti a Hong Kong. È che ci mancava proprio il posto per ospitarli. Non avevamo nemmeno un palcoscenico abbastanza grande da contenere tutti i cigni del Lago dei cigni. Adesso è il momento di Guangzhou". L'edificio è stato aperto per alcune manifestazioni, Nei primi due mesi il teatro ha allestito tre opere complete, tutte molto attese, e la prima è stata la Turandot di Puccini. Uno dei tenori della compagnia di canto di quest'opera, Richard Margison, ha confermato ai giornali la qualità della sala. "La sala di per sé è grande, e tuttavia dà una sensazione di intimità. Va anche detto che l'acustica è fantastica: non troppo secca e non troppo squillante". L'edificio segna la scelta di Guangzhou come sede dei Giochi asiatici, e i milioni di dollari investiti nei preparativi, compreso un nuovo museo cittadino e un quartiere dall'aspetto interamente nuovo, sottolineano l'ambizione della città non solo di intercettare turisti e denaro dai suoi vicini del delta del Fiume delle perle, Hong Kong e Shenzhen, ma di diventare essa stessa una città asiatica di prima importanza. Beatrice Galilee
Guangzhou Opera House
Architect: Zaha Hadid Architects
Design: Zaha Hadid with Patrik Schumacher
Project director: Woody K.T. Yao
Project leader: Simon Yu
Project team: Jason Guo, Yang Jingwen, Long Jiang, Ta-Kang Hsu, Yi-Ching Liu, Zhi Wang, Christine Chow, Cyril Shing, Filippo Innocenti, Lourdes Sanchez, Hinki Kwong, Junkai Jiang
Competition team (1st stage): Filippo Innocenti, Matias Musacchio, Jenny Huang, Hon Kong Chee, Markus Planteu, Paola Cattarin, Tamar Jacobs, Yael Brosilovski, Viggo Haremst, Christian Ludwig, Christina Beaumont, Lorenzo Grifantini, Flavio La Gioia, Nina Safainia, Fernando Vera, Martin Henn, Achim Gergen, Graham Modlen, Imran Mahmood
Competition team (2nd stage): Cyril Shing, YanSong Ma, Yosuke Hayano, Adriano De Gioannis, Barbara Pfenningstorff
Client: Guangzhou Municipal Government

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