In the forest

Per la Chicago Architecture Biennale, la mostra dell’artista David Hartt alla Graham Foundation rivisita in chiave contemporanea un progetto incompiuto di Moshe Safdie.

David Hartt, Camuy II 2017, stampa d'archivio montata su alluminio. Courtesy Corbett vs. Dempsey e commissionata dalla Graham Foundation for Advanced Studies in the Fine Arts
La Graham Foundation ha presentato una nuova mostra dell’artista David Hartt: “In the forest”, realizzata in coincidenza con la Chicago Architecture Biennale e con Expo Chicago, esposta presso le gallerie della fondazione a Madlener House. Il titolo dell’esposizione prende ispirazione da un capitolo delle memorie di Claude Lévi-Strauss, Tristi tropici. Hartt indaga il rapporto tra ideologia, architettura e ambiente. Composta da un film, una serie di fotografie e di sculture, la mostra ripropone in chiave contemporanea un progetto incompiuto di Moshe Safdie, realizzato nel 1968: Habitat Puerto Rico.

 

Il progetto di Moshie Safdie a Porto Rico prevedeva lo sviluppo di un complesso abitativo di 800 case a basso costo, per famiglie a basso reddito. La struttura era formata da un sistema di moduli prefabbricati di calcestruzzo impilati tra loro, che scendono lungo una collina in un quartiere densamente popolato di San Juan. In linea con l’approccio di Safdie e lo sviluppo degli altri Habitat, quello di Porto Rico è stato progettato per dare agli abitanti senso di comunità, privacy e accesso allo spazio verde, per cui ogni unità aveva un giardino privato e una vista sulla città.

David Hartt, fotogramma da “in the forest,” 2017. Video digitale 4K, colore, suono; 20 min. Courtesy Corbett vs. Dempsey, commissionato dalla Graham Foundation for Advanced Studies in the Fine Arts
David Hartt, fotogramma da “in the forest”, 2017. Video digitale 4K, colore, suono; 20 min. Courtesy Corbett vs. Dempsey, commissionato dalla Graham Foundation for Advanced Studies in the Fine Arts
Al centro della mostra di David Hartt c’è un film che racconta ciò che rimane del progetto di Safdie. Nel film troviamo lunghe riprese dei moduli circondati da una fitta vegetazione, con registrazioni audio ambientali di musica elettronica composte da Karl Fousek. L’opera offre una riflessione su questo progetto sperimentale mai realizzato e sull’ottimismo con cui è stato concepito e ricontestualizzato all’interno delle lotte politiche ed economiche del Porto Rico contemporaneo.
Habitat Puerto Rico, section through the hillside housing indicating access system generated by shape of the module (also covered parking), 1968. Courtesy Safdie Architects
Habitat Puerto Rico, sezione lungo la collina che indica il sistema degli accessi generato dalla forma dei moduli, 1968. Courtesy Safdie Architects

14 settembre 2017 – 6 gennaio 2018
David Hartt: in the forest
Graham Foundation
Madlener House
4 West Burton Place, Chicago

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