In apertura: Carolyn Lawrence, Black Children Keep Your Spirits Free, 1972, acrilico su tela. Courtesy Carolyn Mims Lawrence. Qui sopra: Fig.1 "Soul of a Nation: Art in the Age of Black Power", veduta della mostra, Tate Modern, Londra, 2017
Fig.2 "Soul of a Nation: Art in the Age of Black Power", veduta della mostra, Tate Modern, Londra, 2017
Fig.3 "Soul of a Nation: Art in the Age of Black Power", veduta della mostra, Tate Modern, Londra, 2017
Fig.4 "Soul of a Nation: Art in the Age of Black Power", veduta della mostra, Tate Modern, Londra, 2017
Fig.5 "Soul of a Nation: Art in the Age of Black Power", veduta della mostra, Tate Modern, Londra, 2017
Fig.6 "Soul of a Nation: Art in the Age of Black Power", veduta della mostra, Tate Modern, Londra, 2017
Fig.7 "Soul of a Nation: Art in the Age of Black Power", veduta della mostra, Tate Modern, Londra, 2017
In un’epoca in cui razza e identità erano temi affrontati da musicisti, sportivi e letterati, portati all’attenzione del grande pubblico da figure iconiche come Aretha Franklin, Muhammad Ali e Toni Morrison, la “Black Art” era definita e dibattuta in tutta la nazione con vibranti dipinti, fotografie, stampe e sculture. Con più di 150 opere di 60 artisti differenti, molte per la prima volta in mostra nel Regno Unito, “Soul of a Nation” è un’importante opportunità per capire come l’identità americana è stata ridefinita e rimodellata in quel periodo dai disordini sociali e dalla lotta politica.
fino al 22 ottobre 2017
Soul of a Nation: Art in the Age of Black Power
a cura di Mark Godfrey and Zoe Whitley, con Priyesh Mistry
Tate Modern
Bankside, Londra