Native Fashion Show

La mostra al National Museum of the American Indian esplora i mondi complessi dove la moda incontra arte, identità culturale dei nativi americani, politica e commercio.

Il National Museum of the American Indian, George Gustav Heye Center a New York – parte del circuito di musei dello Smithsonian Institution – ospiterà l’ultima tappa della prima grande mostra itinerante sulla moda dei nativi americani contemporanei, celebrando designer indigeni da tutti gli Stati Uniti e dal Canada, dal 1950 a oggi.

 

“Native Fashion Now”, originariamente organizzata dal Peabody Essex Museum di Salem, in Massacchussets, esplora i regni stimolanti e complessi dove la moda incontra arte, identità culturale, politica e commercio. Con circa 70 opere, la mostra esplora la vitalità degli stilisti e artisti nativi: dai pionieri della metà del Ventesimo secolo come Charles Loloma (Hopi Pueblo) ai designer di oggi, come Wendy Stella Rossa (Apsálooke – Crow). La mostra immerge i visitatori in tutti gli aspetti della moda contemporanea nativa, dalle tematiche, alle forme di espressione fino ad arrivare agli sforzi per dar vita a nuovi significati attraverso la moda. “Native Fashion Now” è la prima vera iniziativa che evidenzia la lunga relazione ed evoluzione tra moda e creatività nella cultura nativo-americana.

Orlando Dugi (Diné – Navajo), abito, copricapo e coprispalle, collezione “Desert Heat”, 2012
Orlando Dugi (Diné – Navajo), abito, copricapo e coprispalle, collezione “Desert Heat”, 2012
I quattro temi della mostra – Pathbreakers, Revisitors, Activators e Provocateurs – riflettono su come i designer rispondono alle idee e alle tendenze nel mondo della moda nativa. I Pathbreakers, o pionieri, sono designer innovativi come Dorothy Grant (Haida) e Frankie Welch (discendente dei Cherokee), mentre i Revisitors, o rivisitatori, aggiornano, rinnovano e approfondiscono la tradizione, come D.Y. Begay (Dine – Navajo) e Bethany Yellowtail (Apsáalooke – Cheyenne del Nord). Gli Activators abbracciano uno stile personale di tutti i giorni che si impegna con le tendenze e la politica di oggi, come il lavoro di Marco Amerman (Choctaw), che analizza la sovrapposizione tra la cultura dominante e quella dei nativi, mentre i Provocateurs come Margaret Roach Wheeler (Chickasaw) e Sho Sho Esquiro (Kaska Dene – Cree) partono dalla moda convenzionale per creare opere concettuali e sperimentali.
Jared Yazzie (Diné – Navajo) per OxDx, Native Americans Discovered Columbus, t-shirt, 2012
Jared Yazzie (Diné – Navajo) per OxDx, Native Americans Discovered Columbus, t-shirt, 2012
Tra le decine di progettisti di rilievo compresi in “Native Fashion Now” troviamo Lloyd ‘Kiva’ New (Cherokee), il primo stilista nativo ad aver creato un marchio di successo di alta moda; Virgilio Ortiz (Cochiti Pueblo), che nel 2003 ha collaborato con l’icona della moda Donna Karan per creare una collezione a due mani, per poi lanciare la sua linea personale: VO; Patricia Michaels (Taos Pueblo), è nota per il Project Runaway e la sua linea PM Waterlily. Infine Jared Yazzie (Dine – Navajo), è un designer attivista che usa abbigliamento di strada per incoraggiare le persone a riflettere sulle verità nella storia.
Bethany Yellowtail (Apsáalooke – Crow – e Northern Cheyenne) per B Yellowtail, Old Time Floral Elk, abito con denti, collezione “Apsáalooke”, 2014
Bethany Yellowtail (Apsáalooke – Crow – e Northern Cheyenne) per B Yellowtail, Old Time Floral Elk, vestito con denti, collezione “Apsáalooke”, 2014

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