Domus 996 è in edicola

In novembre Domus presenta l’Edificio universitario McMurtry, in California di Diller Scofidio + Renfro; la chiesa di Quattroassociati vicino a Milano; la casa Cala a Madrid di Alberto Campo Baeza. Fa un focus sui fratelli Bouroullec e racconta la mostra Transformers al MAXXI. Insieme alla rivista questo mese l’allegato Smart City.

Domus 996, cover
Nell’editoriale di novembre Nicola Di Battista si rivolge agli imprenditori italiani perché si facciano interpreti di un rinnovamento attraverso le competenze che hanno caratterizzato la migliore industria del Paese.

Questo mese Domus presenta l’ultimo edificio dello studio newyorkese Diller Scofidio + Renfro, il McMurtry Building alla Stanford University, di cui la biblioteca costituisce il nodo centrale; la Chiesa di Santa Gianna Beretta Molla con un grande lucernario a croce di Quattroassociati nei pressi di Milano; la casa Cala di Alberto Campo Baeza a Madrid caratterizzata da spazi concatenati tra loro e il progetto per la ristrutturazione del Parlamento di Vienna dello studio Jabornegg & Pálffy.

Da una lunga chiacchierata con i fratelli Bouroullec scaturisce il loro atteggiamento verso la progettazione, un modo di lavorare dai tempi lunghi. Nell’Anno internazionale della luce Carlotta de Bevilacqua fa una riflessione sulla “buona luce”, mentre la mostra del MAXXI, a cura di Hou Hanru mette in evidenza una nuova tipologia di artisti e designer: i Transformers.

E ancora sull’arte, la mostra su Malevič alla GAMEC di Bergamo – e Domus traduce per la prima volta in inglese un testo dell’artista russo – e l’opera “itinerante” di Diego Esposito Latitudine Longitudine che l’artista realizza in varie città del mondo con pietra locale.

L’equilibrio tra contenuti tecnologici e umanistici insieme allo stretto rapporto con la città sono le peculiarità della Scuola tecnica superiore di Architettura di Barcellona; il metodo didattico di John Tuomey alla School of Architecture dell’University College di Dublino si basa sulla convinzione che il processo ideativo del progetto debba fondarsi sempre sullo studio e la conoscenza del territorio.

Con il Feedback di Hans Kollhoff si guarda a Berlino, che non è la sua città d’origine ma fa sentire berlinese chi vi si stabilisce.
L’elzeviro di Mauro Felicori, sottolinea come sia necessario tenere insieme “nuova museologia” e “città creativa” per far sì che il museo sia un luogo vivo.

Nell’allegato Smart City una serie di progetti di architettura che nel mondo rappresentano buoni esempi di trasformazione urbana insieme a progetti di mezzi e sistemi di trasporto che prefigurano la mobilità dei prossimi anni.

Ultime News

Altri articoli di Domus

Leggi tutto
China Germany India Mexico, Central America and Caribbean Sri Lanka Korea icon-camera close icon-comments icon-down-sm icon-download icon-facebook icon-heart icon-heart icon-next-sm icon-next icon-pinterest icon-play icon-plus icon-prev-sm icon-prev Search icon-twitter icon-views icon-instagram