Il territorio dei luoghi

Patrocinata da Domus, l’edizione 2015 della scuola estiva di architettura di Cagliari e Alghero è dedicata al progetto dei Paesaggi Rurali e alla discussione dei temi di Expo 2015.

“Sardegna. Il territorio dei luoghi” è il titolo della scuola estiva di architettura che da quattro anni si svolge in Sardegna e che vede impegnate le due scuole di architettura presenti nella regione, Alghero e Cagliari.
L’edizione di quest’anno, che avrà luogo dal 3 al 12 settembre presso il complesso storico di Santa Chiara ad Alghero, è dedicata al progetto dei Paesaggi Rurali e alla discussione critica dei temi dell’Expo 2015 (di cui fa parte in veste di evento ufficiale) e le sue possibili declinazioni culturali e progettuali per il territorio.
I temi scelti e sviluppati nelle precedenti edizioni hanno sempre cercato di combinare questioni di rilevanza globale con un forte radicamento locale: la trasformazione dei paesaggi minerari del Sulcis (2012), il recupero e la valorizzazione del centro storico di Cagliari (2013) e la prefigurazione del capoluogo regionale come Capitale Europea della Cultura (2014) sono nate dal contesto sardo come pretesto per l’analisi di tematiche attuali e suscettibili di un confronto con il dibattito internazionale.
Il territorio dei luoghi
In apertura: il sito archeologico di Barumini, vicino a Cagliari. A sinistra: la locandina della scuola estiva
Questa edizione non fa eccezione. Lo studio dei paesaggi rurali è oggi al centro di una vasta discussione legata ai temi della qualità e valorizzazione delle risorse alimentari tradizionali, delle produzioni agro-pastorali, dei paesaggi naturali e del turismo sostenibile. La scuola è chiamata a elaborare un progetto che, partendo dai territori rurali dell’isola, possa promuovere concretamente nuovi modelli di sviluppo per i territori del Mediterraneo e nuove forme attraverso cui “abitare” in contesti debolmente urbanizzati.
La scuola, attraverso gli atelier di progetto composti da studenti e docenti provenienti dall’Italia, dalla Francia, dal Cile, dalla Spagna, dal Portogallo e dalla Serbia, approfondirà il vasto tema dei paesaggi rurali in alcuni ambiti territoriali definiti - la Nurra e la Marmilla, due territori profondamente differenti sia nella loro formazione che nella struttura organizzativa. Il primo è un territorio nato sulla base delle bonifiche del novecento e definito, così, da un disegno insediativo razionale e da una forte infrastrutturazione di servizi; il secondo rappresenta un paesaggio rurale storico che appare ancora oggi capace di offrire un modello di organizzazione territoriale sostenibile. In questi contesti i 6 atelier andranno ad affrontare questioni specifiche quali il governo delle acque, la riorganizzazione della produzione agricola, le sfide che i territori abbandonati e le aree estrattive dismesse pongono all’architettura, e più in generale alla società.
Un calendario ricco di eventi, tavole rotonde e conferenze affiancherà i lavori degli atelier arricchendo l’intenso programma didattico: le conferenze di Luigi Snozzi, João Nunes, Jaques Sbriglio e Nicola Di Battista; le tavole rotonde dedicate agli approfondimenti sui paesaggi rurali; l’inaugurazione di Spazio Domus come luogo nel quale dibattere liberamente e senza limiti di tempo.

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